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B_NORM    
view post Posted on 22/7/2019, 17:40 by: Guardiano-FedeReply
Mi sono chiesto per mesi come potesse il mondo videoludico dividersi fra due giochi, praticamente impossibilitato nel trovare in uno di essi il vero e unico detentore del GOTY 2018.

Allora ho fatto passare i mesi, ho aspettato qualche promozione, nel mentre ho giocato qualcosa che era rimasto indietro, e finalmente ho recuperato entrambi i titoli e posso stilarne una sorta di pensiero personale.

Perché si, e perché no, dove quest'ultimo è più un "cosa non mi ha convinto appieno", dal momento che non li ritengo veri e propri problemi ma più questioni legate a gusto personale.

Partiamo da Red Dead Redemption 2.

Parte molto lento, ci mette un po a far capire al giocatore quali sono effettivamente le potenzialità e poi gli apre un mondo davvero davvero molto bello, e soprattutto molto vivo in alcuni frangenti.
Ho adorato girare per le città, ho adorato la storia, ho adorato il personaggio di Arthur Morgan e quel suo stare in bilico fra l'essere un santo e l'essere un diavolo. Scelta che a tratti è nelle mani dello stesso giocatore.

Ho trovato alcuni tratti tarantiniani, e altri che richiamavano ovviamente ai grandi classici del west, uniti a quello stile che Rockstar da sempre infonde nei suoi titoli.

E nel complesso è un gran gioco. Molta epica, molto dramma, molto sangue, molta vendetta. A tratti anche inutile. A tratti invece decisamente no.

I problemi però riguardano buona parte delle aree della mappa che NON prevedono gente viva oltre a noi.
Chiariamoci : ho amato gli splendidi paesaggi montuosi, ho amato vagare a cavallo in mezzo alla neve, e passare da zone soleggiate con 20 gradi a zone dove si scendeva a -2.
Però non posso negare di aver trovato buona parte degli spostamenti abbastanza noiosa, a tratti intervallata da una missione secondaria o da un attacco di lupi.
Tutto bellissimo, tutto splendido, tutto fatto magistralmente.

Però che palle, ecco.
E ripeto, parlo solo di quelle fasi dove l'esplorazione, vuoi per un motivo e vuoi per l'altro, era letteralmente obbligata.

Che a qualcuno sarà anche piaciuta, e tanto rispetto per lui, ma a me non mi ha preso per niente.

La parte finale del titolo, quando accade "una certa cosa" che cambia il normale gameplay, resta a metà fra un colpo di genio e un'aggiunta che avrei volentieri evitato.

E arriviamo a God of War.

Ecco, giocare questi due titoli di seguito aiuta tantissimo a comprendere come e perché praticamente chiunque sia stato indeciso.
GoW tende a non avere un attimo di pausa, e raramente si lascia andare a scene tranquille o "di esplorazione".

Senza contare l'area più grossa del gioco, quella che funge da punto di raccordo per praticamente tutto. Quella a conti fatti è una sorta di zona franca che ci permette di accedere alle varie missioni e alle varie aree, quindi per forza di cose deve essere un momento leggermente più tr...

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Comments: 0 | Views: 88Last Post by: Guardiano-Fede (22/7/2019, 17:40)
 

B_NORM    
view post Posted on 28/3/2019, 23:04 by: Guardiano-FedeReply
Avrò riscritto queste parole tipo mboh, dieci volte.

Ogni volta butto giu un po di righe. E inizio a rendermi conto che non va bene.
Mi ritrovo a parlare dei mondi disponibili, dei minigiochi, dei tesori.
E mi spengo.

Per me Kingdom Hearts 3 non è stato questo.
E' stato ANCHE questo, ma molto di più.

Per me è stato attesa.
Lunga. Infinita.
Dolorosa, a tratti. Rimandi su rimandi continui.

Sia chiaro, io sono sicuro che il capitolo conclusivo della saga dell'Organizzazione XIII (perché purtroppo questo è, dato che sono stati ben chiari nello specificare che la saga di Sora non sia terminata) sia arrivato per il rotto della cuffia.
Essendo ormai divenuto un fenomeno sociale per molti aspetti, la Sony ha fiutato l'affare e ha deciso di farlo concludere a Nomura.

E inizio già a divagare, ecco.
Però è cosi.

A me KH3....è piaciuto.
Anche se dentro mi ha lasciato un vuoto. Un vuoto difficile da spiegare.
Attendi qualcosa per cosi tanto tempo, che quando la ottieni non sai come gestirla.
Mi è piaciuto anche se non lo ho apprezzato completamente, che sono sempre due cose ben distinte fra loro.

Non è solo qualche magagna nel gameplay, o nelle possibilità, o nella difficoltà generale.
Sapevo benissimo che approcciandomi al gioco non le avrei nemmeno notate.
E' più che altro qualcosa legato alla storia. A dover chiudere tanti, troppi legami fra i personaggi, troppe sottotrame, troppe cose.
Troppo tutto.
E dovendo chiudere tutto, praticamente nessuno ha avuto lo spazio che meritava.

Prima fra tutti, Aqua. Credevo che la sua parte di trama durasse molto molto di più, invece si risolve tutto in una toccata e fuga.
Apprezzabile per regia, sia chiaro. Ma sempre una toccata e fuga.

ma anche a distanza di due mesi non riesco a non pensare che quello che mi resterà più dentro sono essenzialmente DUE cose.
La seconda è proprio uno spoiler supremo, quindi se qualche anima dannata arriverà fino a qui, io ho avvisato.

La prima è : il viaggio.
KH3 per quanto corto è effettivamente un viaggio come la saga ci ha abituato. Con l'unica differenza che stavolta i mondi sembrano più vivi e durano mediamente di più.
Di solito non si trovavano PNG oltre ai mondi di partenza, il che faceva sembrare che tutto quello che andavamo a scoprire nelle ore di gioco fosse abitato solo e unicamente dai personaggi principali.
Quelli con cui ci si trovava a interagire.

Ovvio, mi viene da rispondere a me stesso.
Non c'era effettivo bisogno di aggiungerli.

E mi può andare bene come risposta.
Ma apprezzo che nel 2019 se vago per un mondo alcune aree mi facciano venire l'idea che mi sto muovendo attraverso un semplicistico ambiente pieno di vita, anche se poi ci si trova a scorrazzare maggiormente con gli Heartless a farci da compagnia, ma vabbe.

Dicevo, il viaggio.
E' come se in quelle 30/40 ore di gioco, si fo...

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Comments: 0 | Views: 90Last Post by: Guardiano-Fede (28/3/2019, 23:04)
 

B_NORM    
view post Posted on 23/1/2019, 13:09 by: Guardiano-FedeReply
Può uno che non ha praticamente la benché minima conoscenza dell'opera originale parlare liberamente di due videogiochi che la omaggiano nel migliore dei modi?
Dal momento che Lino Banfi è ambasciatore italiano presso l'Unesco, dire proprio di si, per cui VIIIIIIIIIIIIIA!

Partiamo dal presupposto che entrambi sono ottimi giochi, ma con delle magagne.
A tratti parecchio fastidiose.
Il Bastone della verità è stato, oltre che una graditissima sorpresa, anche un modo per avere a che fare con un umorismo tagliente e a cui difficilmente si è abituati.
Soprattutto fa ridere come il gioco di alcuni bambini nel cortile di casa coinvolga un'intera città e soprattutto assuma proporzioni assurdamente epiche che sfociano nel no-sense totale, complice anche l'ambientazione fantasy medievale.

Il gioco stesso più volte si prende la briga di ricordarci che stiamo per l'appunto GIOCANDO A UN GIOCO.
Ma i bambini si prendono a pizze in giro per la città, gli adulti stanno tranquillamente alla cosa e nessuno dice nulla.
Ok, dovrebbe essere molto "South Park", per l'appunto, ma fa ridere lo stesso.

Forse lo stesso sistema di combattimento che causa i problemi maggiori, insieme al grosso elefante nella stanza di cui ci si accorge dopo poco.
E partirò proprio da quest'ultimo.
Posso capire che mi spacci un titolo per "simil GDR", con gli equip, l'esperienza e tutte quelle cose che hanno fatto diventare matti nerd come il sottoscritto.
Ma allora FAI un GDR invece di darmi l'impressione di controllare quelle che possono essere le statistiche del mio personaggio, che invece sono autogestite dal gioco man mano che si avanza nella storia.

Ricapitolando.
Expare serve unicamente a sbloccare migliorie per le mosse speciali.
Punti vita e attacco (difesa non credo, dato che dovrebbe essere gestita effettivamente dall'equip) sono invece decisi dalla stessa CPU dopo alcuni risvolti della trama.
E non mi va bene.
Primo, perchè gestendo anche quella dei nemici ogni scontro è proprio col coltello fra i denti. O Quasi.
Ed è la morte del GDR per come lo può conoscere chiunque, perché se sconfiggere nemici non serve a una sega cosa lo faccio a fare se nemmeno ho il miraggio di poterli affrontare con semplicità?
Secondo, proprio per il fatto che alcune cose sembrano pensate male, come appunto le statistiche relative ai nemici e alla loro progressione.
I danni a tratti sembrano calcolati secondo una logica assurda, più volte ci si ritrova ad affrontare più persone (o cose, o alieni, o animali) da soli perdendo ogni tipo di possibile vantaggio e rimanendo alla mercé di chiunque, le alterazioni di stato sono una piaga allucinante che forse causa molti più danni rispetto agli attacchi normali.
Ok, a difesa dei duelli si deve dire che il combat system permette di curarsi e poi di fare un'altra azione offensiva. Ma è comunque una piaga allucinante....

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Comments: 0 | Views: 99Last Post by: Guardiano-Fede (23/1/2019, 13:09)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/1/2019, 21:19 by: Guardiano-FedeReply
C'è speranza per ogni cosa a questo mondo.
Perché se io sono riuscito finalmente a condividerlo tutto, significa che nulla è impossibile.

Qualche considerazione, corta e a caso :
- non fosse stato per loro due, non mi sarei mai goduto questo gioco. Gioco che, onestamente, mi è pure piaciuto;
- troppe battute da sagra del fagiolo. O magari sono i miei standard che mi rendono un cacacazzo colossale;
- si sono destreggiati bene nello stemperare un gioco horror, comunque, e hanno dimostrato molta naturalezza nonostante l'esperienza praticamente nulla sulla piattaforma.

E niente.



Bujakasha
Comments: 0 | Views: 55Last Post by: Guardiano-Fede (14/1/2019, 21:19)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/1/2019, 21:10 by: Guardiano-FedeReply
Sono un videogiocatore strano.

Non mi piace Horizon Zero Dawn perché lo considero un bel quadro con un sacco di cose assolutamente NON interessanti da fare.

Ma Wildlands?
Credo, ma ne sono abbastanza sicuro, di averci passato decine e decine e decine di ore.
Per un gioco di merda.

Perché è BRUTTO.
Ma brutto forte.
IA nemica e alleata da deficienti, bug di ogni cazzo di sorta, missioni ripetitive, missioni secondarie noiose E ripetitive, due finali che riescono a fare uno più schifo dell'altro.
Ma allora come mai su questo gioco sono rimasto più del dovuto, mentre invece ho mal sopportato quello che a detta di tutti è uno dei capolavori del 2017?

Perché Wildlands, nella sua enorme bruttura, è stato molto utile per avere qualcosa da fare mentre si guardano serie televisive in sottofondo.

E non scherzo.

Tolto qualche video qui e la, che magari può interessare per capire una inutile evoluzione nella trama, tutto il gioco si può affrontare praticamente senza audio.
E il suo lo ha fatto.
Nel senso, questa merdata su disco il suo lo ha fatto, personalmente parlando.

I problemi, oltre ai bug, all'IA ecc ecc, riguardano proprio la struttura stessa del titolo in se.

Un open world a tratti fastidioso, con stradine che prima vanno a destra, poi a sinistra, poi a destra, poi a sinistra, poi ancora a destra.
Cosi per tutta la cazzo di mappa, che passa da montagne innevate al deserto, a foreste, a piccoli centri urbani tutti uguali fra loro non solo per conformazione, ma anche per gli stessi interni.
Come un copia incolla precipitoso.
Anche se mi costa ammettere che le aree diversificate fanno un bell'effetto per chi gioca, danno perlomeno l'idea di trovarsi in una nazione di parecchi chilometri che cambia man mano che ci spostiamo.

E il cartello colombiano.
Quel CAZZO di cartello colombiano.
il Santa Blanca si divide in quattro parti, ognuna con cinque generali, un mini boss, e un boss.
Fai fuori due generali, sblocchi il mini boss. Fai fuori il mini boss, sblocchi il boss.
E le aree hanno tutte una sorta di collezionabili che possono aiutare a comprendere meglio gli eventi, o semplicemente dei "plus" informativi sul mondo di gioco.

Ora, come ho detto, io purtroppo sono un videogiocatore cazzone.
Se si finisce il gioco per cosi dire "normalmente", si ha il finale classico.
Ma se si abbattono tutti i 20 generali, i quattro mini boss e i quattro boss?
Ecco che si risveglia il mio istinto maniaco ossessivo del completamento forzato a tutti i costi.

Cosi ho iniziato.

Collezionabile dopo collezionabile.
Generale dopo generale.
Per ore.
E ore.
E ore.
E ore.
A lunghi tratti maledicendo il cielo e il giorno in cui sono impazzito, auto costringendomi a voler fare tutto questo per.....?
Soddisfazione personale?
Un trofeo?
Un'arma?
Un finale di merda?

E niente....

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Comments: 0 | Views: 66Last Post by: Guardiano-Fede (14/1/2019, 21:10)
 

B_NORM    
view post Posted on 5/1/2019, 17:43 by: Guardiano-FedeReply
Si vede la fine.
Per mia estrema colpa, dannatamente in ritardo



Bujakasha
Comments: 0 | Views: 57Last Post by: Guardiano-Fede (5/1/2019, 17:43)
 

B_NORM    
view post Posted on 5/1/2019, 17:34 by: Guardiano-FedeReply
Se siete persone intelligenti che sanno parlare senza necessariamente cagarsi nei pantaloni, sapete che Beyond : Two Souls è un grandissimo titolo, capace di andare ad intaccare tematiche inusuali ma soprattutto di puntare sui sentimenti più complicati di un giocatore.
Al suo saper legare con qualcosa che non esiste davvero, ma a cui vi affezionate man mano nella storia. Se poi questo accade grazie a delle scelte personali che si rifanno a una morale ben precisa, tanto meglio (precisazione dovutissima anche per l'aver giocato meraviglie come Last Guardian ).
Perché psicologicamente questo tipo di giochi possono dire molto di voi.
Ma per tornare al discorso principale, se non vi cagate nelle mutande e quindi siete più intelligenti del caro Sabaku No Maiku, sapete che ragionare per schemi precostruiti, e soprattutto per paletti preimposti, è la cosa più stupida da fare se si parla di Quantic Dream.

Ma ripeto, dovreste essere più stupidi di SnM.
E la cosa è difficile.
D'altronde, basta guardare quella porcheria della sua Blind Run dedicata a questo gioco, per rendersene conto.

Ma comunque.

Detroit fa dell'emotività il suo fattore chiave, riuscendo nell'intento di farci empatizzare con qualcosa che non esiste, e che il gioco mette in chiaro fin da subito descrivendolo come "non vivo".
Per questo tutto il pippone scritto all'inizio a cui mi sono ricollegato.

Non solo.
Gli androidi vengono subito mostrati come sostituibili, meri oggetti dotati solo di parola e intelletto, ma senza quella scintilla che li rende umani.
E qui c'è la prima disanima dell'animo umano.
Perchè Todd NON E' un poveraccio cui la vita ha ingiustamente tolto tutto. E' semplicemente la parte peggiore di una società, forse addirittura di questa società, solo vista da una prospettiva fantascientifica.
E allo stesso modo Hank e Carl. Dissimili in tutto, anche nel modo di trattare gli androidi, ma per motivi completamente opposti che solo per buon amore del mio tempo liberi non sto qui a descrivere.
Anche perché non sarebbe propriamente uno spoiler, ma ritengo giusto che qualcuno se lo giochi sapendo il meno possibile.

Venendo al succo del discorso, DBH è completamente da salvare?
No.

Partiamo dal presupposto che non è un'idea poi cosi originale.
Gli androidi che sviluppano sentimenti è una tematica vista spesso in passato. Il caso più famoso è sicuramente Io Robot, che pare dare anche le fattezze agli androidi senza pelle.
Ma tutto ciò che va oltre questo è sicuramente coraggioso.
Tematiche come famiglia, razzismo, diversità, anche qualcosa contro il mondo del lavoro che diventa sempre più frenetico e sempre meno adatto a un essere umano.
E oltre a questo ancora molto altro, che anche in questo caso scelgo di non parlarne semplicemente perché ci sarebbe tantissimo da dire, e non è una cosa che voglio fare qui, in queste righe, ma più in un articolo...

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Comments: 0 | Views: 76Last Post by: Guardiano-Fede (5/1/2019, 17:34)
 

B_NORM    
view post Posted on 28/12/2018, 15:26 by: Guardiano-FedeReply
Ethan poteva farsi un sacchettone di affari suoi, ma la gnagna è la gnagna



Bujakasha
Comments: 0 | Views: 53Last Post by: Guardiano-Fede (28/12/2018, 15:26)
 

B_NORM    
view post Posted on 28/12/2018, 15:00 by: Guardiano-FedeReply
Che poi, ampio un cazzo forse.

Lo dico subito e non me ne vergogno nemmeno un poco.
La cosa migliore di Far Cry 5 riguarda lo sforacchiare di infiniti proiettili dei CRISTIANI ESTREMISTI.

Proprio cosi.

Non si tratta di selvaggi in una foresta di merda (far cry 3), di tribù primitive (Primal), di gente che ha scoperto il pollice opponibile l'altroieri (Far Cry 4), di africani con enormi problemi relazionali (Far Cry 2).
Cristiani che amano Gesù e sparano a chi non la pensa come loro.
A noi il compito di andare a fargli incontrare il Padreterno, meglio se con qualcosa di incredibilmente rumoroso.

Far Cry 5 (da adesso FC5, che mi sento più stupido del solito sennò) mi ha annoiato praticamente in tutto.
Nella sua fase esplorativa, che vorrebbe darti l'idea di vagare per uno stato americano vivo ma che si riduce a montagne e alberi sparsi.
Nei comprimari del protagonista caratterizzati poco e abbastanza male, ma che hanno il pregio di mostrare il lato peggiore dell'America (e forse quello più attuale) fatto di zoticoni idioti che ragionano col fucile, e che si riproducono scopandosi le sorelle.
E nella sua storia, che mi è parsa un immenso gioco ad acchiapparello.

FC5 annoia. Seppur annoia in maniera innocua.
E soprattutto, almeno all'inizio ti fa crepare molto. E con molto intendo MOLTO, dato che le regioni occupate dagli edeniti sono un fiorire di agguati, inseguimenti, giustizia sommaria e tutta quella serie di cose spiacevoli che mentre stai guidando (o esplorando) vorresti non avere fra i coglioni.
Lo spawn delle auto degli Edeniti è ESAGERATO. E se vieni riconosciuto (con lo stesso sistema dello stealth, però associato al guidare un'auto) parte un inseguimento stile burini del Texas.
E TI VEDONO.
il cazzo del 90% delle volte.

Uno potrebbe pensare che questa faccenda vada in contrasto con la capacità del titolo di farti perdere la voglia di vivere.
Invece tutto l'opposto. Alla ventesima sparatoria senza senso si inizia a guardare la pistola nel comodino con quel misto di desiderio con cui guardavi le donne, fino a quando avevi ancora fiducia in te stesso e nel tuo apparato riproduttivo.
Ok, si può muovere una critica sensata, a questo.
Si può dire che effettivamente la storia GIUSTIFICA il fatto che ogni due per tre qualcuno tenti di impallinarti.
E la risposta è NI.
La storia effettivamente da un motivo. Un motivo valido.
Ma poi si rientra sempre nel campo della logica applicata al mondo di gioco in cui ci si ritrova.
Sei su un'auto, spedito, per i fatti tuoi, e un tizio che arriva dalla parte opposta ti riconosce in due secondi e smitraglia.
Senza senso.
Che magari sono cose mie, dettate dall'aver avuto oggettivamente troppe interruzioni fra gli spostamenti.

Ma una cosa la salvo. Al 100% senza riserve.
Gli antagonisti sono interessanti, ben scritti, con motivazioni folli ma perfettamente inquadrate.
...

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Comments: 0 | Views: 78Last Post by: Guardiano-Fede (28/12/2018, 15:00)
 


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