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B_NORM    
view post Posted on 19/2/2017, 12:10 by: Guardiano-FedeReply
La festa di tutti gli innamorati è passata e la vostra ragazza si è incazzata con voi perchè invece di quell'avventura grafica della Telltale avete preso su Amazon la deluxe Special Edition "Gesù mi Invidia" di Dark Souls 3?

E non vi rimangono nemmeno gli occhi per piangervi addosso al pensiero che non vedrete una bernarda per il resto dei vostri giorni?

Non vi preoccupate, piccoli dugonghi. I GAV Team hanno sfornato questo video giusto per voi!



(Che poi io faccio tanto er simpatico e ho addosso una voglia di suicidio immensa, mannaggia all'Ooga Booga di Crash Bandicoot)
Bujakasha
Comments: 0 | Views: 111Last Post by: Guardiano-Fede (19/2/2017, 12:10)
 

B_NORM    
view post Posted on 14/2/2017, 21:35 by: Guardiano-FedeReply
Lo hanno fatto tutti. Lo faccio anche io.

Un giorno vi svegliate e capite che oltre a un gameplay, a una buona grafica e tutte quelle belle storie che volete in un videogioco, volete ANCHE una storia d'amore.
Ma una storia d'amore coi controcazzi. Cioè, non quella roba alla Super Mario messa li a fare da cornice e su cui tutti scherzano da tipo VENT'ANNI AVETE ROTTO IL CAZZO NON FA PIU' RIDERE.

Dicevo.

3 storie, secondo il mio personalissimo gusto personale, che possono portare a far capire a quei ritardati secondo cui il videogioco è unicamente macchine veloci, spara spara e botte da orbi che si trova anche una bella camionata di sentimenti.
In ordine crescente.

**** GONE HOME ****

Il mio pensiero lo trovate qui --> https://ilblogdelguardiano.blogfree.net/?t=5350544

Gone Home è un capolavoro, l'ambientazione si sposa perfettamente con l'epoca in cui il titolo è ambientato, e il giocatore scopre poco a poco l'intreccio narrativo.
Che fatemelo dire, da schiaffi in faccia a tante, ma TANTE produzioni cinematografiche.
Una storia che si dipana, attraverso semplicemente dei dialoghi e oggetti, su più anni. Che tratta una tematica delicatissima ancora oggi e che non prova solo a far emozionare il giocatore, prova anche a farlo crescere a livello personale.

Gone Home finisce al gradino più basso non perche sia un brutto gioco, anzi. Ma perchè la sua struttura non permette nessun tipo di rigiocabilità, tolta quella atta a "sperimentare" qualche feature del gioco stesso o qualche scoperta dei segreti.

Ma chiariamoci. Posso capire che a livello di gameplay o di genere stesso non vi piaccia Gone Home, ma se non apprezzate la storia non avete proprio capito un cazzo dalla vita

**** CATHERINE ****

Di Catherine avevo fatto addirittura due articoli.
Uno senza spoiler, qui --> https://ilblogdelguardiano.blogfree.net/?t=4254411
E uno con spoiler --> https://ilblogdelguardiano.blogfree.net/?t=4441608

Per quanto può sembrare strano 4 anni fa non avevo, umanamente, parecchie delle cose che ora mi porto dietro.
Eppure l'ho giocato (e finito) in un periodo molto strano della mia vita.
Cinefollie (se non lo conoscete è un bravissimo recensore che fa video su Youtube) andò a vedere Inside Out e pianse davanti alla telecamera affermando che "è il film giusto per quello che sto vivendo ora. Il film giusto al momento giusto".
Catherine fu il videogioco giusto, la storia giusta, al momento giusto.

La trama è folle, ma DAVVERO folle. Alcune scelte di gameplay eccezionali nella loro semplicità, e la storia d'amore sotto addirittura rende fastidiosa la parte centrale, quella degli enigmi.
Catherine è una storia d'amore forse fin troppo facile da indirizzare, ma che può portar...

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Comments: 0 | Views: 61Last Post by: Guardiano-Fede (14/2/2017, 21:35)
 

B_NORM    
view post Posted on 3/2/2017, 20:36 by: Guardiano-FedeReply
CDT.

Allora, nel dettaglio, perchè sia la D1M di Pro Evolution che Il Viaggio di Fifa sono due aborti in termini di interesse, se paragonato con le attese.

Sviscerando una alla volta le modalità, subito di seguito. Pane al pane e vino al vino.
Premessa dovutissima che faccio ogni volta che parlo di queste modalità in generale : gioco a un basso livello di difficoltà perchè 1) le uso per staccare la testa da qualsiasi altra cosa che compone la mia vita e rilassarmi & 2) non ho interesse nella sfida che offrono, quanto più nel perdere tempo a far crescere il mio alter ego nella migliore maniera possibile, con meno intoppi possibili.
Mia la perdita di tempo, mia la scelta. Ci sono quintali di cretini che si filmano mentre giocano a difficoltà Superstar, potete trovarli su youtube con una facilità disarmante

**** Diventa Un Mito ****

Pes non molla l'osso del dare occasione di sperimentare l'arco di una carriera da calciatore professionista, ma ogni passo in avanti che sembra fare incredibilmente viene seguito da tre indietro. Alla meno peggio, rimangono i soliti problemi.
Niente storia personale. Quindi si crea il calciatore, si sceglie il ruolo, si sceglie un campionato e si inizia a giocare da li.
Facendo un piccolo pensiero di metagame (credo che la frase si costruisca cosi, ma non ne sono molto sicuro, statece) io immagino che il mio giovine sia cresciuto nella primavera di tale club e poi approdato in prima squadra.
Pronto a spaccare culi e guadagnarmi l'affetto dei tifosi.

Che non esiste. Allora, posso capire la mancanza di una storia principale, che onestamente non vedo obbligatoria ma più un Plus gradito, ma almeno tentare di far capire a chi gioca che il numero di gol segnati ha effettivamente un qualche effetto fuori dal campo.
Invece permane solo il classico indicatore della fiducia del Mister che determina quante possibilità ci sono di essere schierati. Più segnate e giocate bene, prendendo punteggi alti, più ci si avvicina al 100% permettendo di giocare sempre e comunque, infortuni e squalifiche a parte.

In più ora è possibile anche richiedere in quale ruolo vogliamo giocare, nel caso tramite allenamento ne imparassimo altri oltre a quello di partenza.
Purtroppo in Pes2016 questa feature non era presente, e se si commetteva l'errore di diventare Esterno Destro al 100% (in aggiunta a Punta Centrale, mettiamo caso) la CPU gestiva come gli pareva la formazione.
Quindi capitava che fisso, e ripeto FISSO, ci spostasse dal ruolo con cui abbiamo iniziato la nostra carriera per farci giocare più arretrato, in zone del campo dove più che servire assist e riconquistare palloni non possiamo fare.
Ottima, ottima aggiunta.

Altra cosa simpatica riguarda la simulazione della partita.
Sempre prendendo come esempio il 2016, se si decideva di simulare qualche incontro per velocizzare il calendario magari forti di risultati in cassaforte o divari di punti da ...

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Comments: 0 | Views: 1,464Last Post by: Guardiano-Fede (3/2/2017, 20:36)
 

B_NORM    
view post Posted on 28/1/2017, 23:32 by: Guardiano-FedeReply
Praticamente è un classico fantasy, però coi robottoni e le navi spaziali.

C'è l'eroe che però non sa di esserlo, Jack Cooper.
C'è il mentore che per puro caso spiegherà all'eroe tutto quello che deve sapere per proseguire la sua avventura.
C'è un compagno a cui ci ritroviamo affiancati a inizio storia, e che diventerà il nostro migliore amico, ossia BT-7274.
C'è l'Impero malvagio.
C'è il cattivone con una schiera di sgherri da eliminare uno dopo l'altro.

Titanfall 2 funziona?
Cazzo si.

Cazzo se funziona.

Praticamente è il fratello non scemo di CoD Advanced Warfare. Perchè non parte dal presupposto di avere una trama complicata, una sequela di ragioni politiche e sociali per giustificare due schieramenti che si fanno la guerra.

Noi siamo i "buoni". Gli altri sono i "cattivi".
Senza che nessuno dica nulla, senza che nessuno si preoccupi di questa distinzione. La si accetta perchè cosi è, senza troppe storie.

Funziona, il tutto, perchè le scene di battaglia sono terribilmente goduriose.
Al contrario di molti altri esponenti del genere, parecchio più famosi, qui ogni proiettile andato a segno viene percepito dal giocatore come se fosse vero. Ogni colpo che trapassa una corazza, o che fa saltare un casco, o che spezza le gambe a un robot, causa un effetto sul nemico che davvero può essere percepito pad alla mano.

E anche alla guida del Titan, solitamente (ma molto meno, purtroppo) si possono sentire i proiettili infrangersi sulle corazze dei robot nemici.
Perchè i soldati nemici diventano tipo vernice, ecco.

Un sacco di platform che onestamente non mi aspettavo e che si sposa benissimo col level-design, risvolti di trama molto ispirati, sezioni non date mai per scontate, forse qualche magagna qui e la ma nel complesso davvero non posso lamentarmi.
Certo, c'è qualche checkpoint messo a cazzo di cane (e altri messi in maniera molto, molto comoda), un paio di sezioni che costringono il giocatore a risolvere determinate questioni nel giro di cinque o sei secondi invece di poter gestire il campo di battaglia come crede, e anche una presenza abbastanza limitata di armi utilizzabili.

Però Titanfall 2 riesce a essere un FPS fuori dagli schemi classici. Certo, la storia è un unico binario a cui è stato aggiunto del platform, ma nel mezzo vi è anche il rapporto che si viene a creare fra umano e robot. Fra Jack e BT-7274.
Non dico che è strutturato bene come The Last Guardian, non dico che è profondo come in un film d'autore, non dico che è scritto in modo perfetto. Ma è bello, aggiunge quel qualcosa in più al tutto e lascia un bel ricordo.

Advanced Warfare ha parecchio da imparare dai ragazzi della Respawn, che hanno tirato fuori un coniglio dal cilindro niente male.

Ecco, forse la modalità Difficile è fin troppo facile. Tolti alcuni punti ostici per motivi particolarissimi (spazi ristretti, ...

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Comments: 0 | Views: 57Last Post by: Guardiano-Fede (28/1/2017, 23:32)
 

B_NORM    
view post Posted on 25/1/2017, 23:59 by: Guardiano-FedeReply
The Last Guardian è delicato come velluto, e allo stesso tempo duro come un palo di cemento ficcato su per il culo.

Non voglio perdermi in cazzate tipiche da sito specializzato, su quanto lo abbiamo aspettato (hanno, perchè onestamente ho vissuto videoludicamente sereno anche senza), chi ci ha lavorato dietro, di quale universo narrativo faccia parte.

Tha Last Guardian è delicato come velluto.

Nei panni di questo bambino ci risvegliamo dentro una grotta senza sapere come ci siamo finiti.
Tutto quello che ci è dato sapere riguarda una bestia gigantesca che dorme accanto a noi, con lance che ne trafiggono il corpo e un collare in pietra a impedirne i movimenti.

La bestia, Trico, è un incrocio fra un'aquila e un gatto (per quanto Trico richiami il nome di bestia mangia-uomini, niente mi impedirà di credere che movenze e modello di comportamento sono stati ripresi paro paro da un gatto).

Ora, permettetemi di levare la cintura, sbragarmi e dire quello ad ora mi passa per la testa, nel modo più semplice possibile. Se questa affermazione non vi andrà bene lo capirò, giuro, non ho bisogno ne necessità che la gente la pensi come me, soprattutto per un titolo come questo.

The Last Guardian è, a conti fatti, uno dei più grossi capolavori mancati della storia videoludica. E il motivo per cui non rientra fra i capolavori immortali riguarda, a discrezione di chi verrà, il suo fottuto sistema di controllo che è quel palo di cemento nel culo di cui parlavo prima.

TLG si basa non sulla scoperta del mondo di gioco. Permeato di mistero, che pone al giocatore solo una sequela di domande a cui nessuno darà risposta.
Si basa sul rapporto che si viene a creare fra noi e Trico.

E non è tipo quello di Shadow of The Colossus con Argo.
Trico ci considera con diffidenza. Si serve di noi perchè è ferito e non sa che cosa fare, e perchè noi gli procacciamo il cibo.

Ma andando avanti, stanza dopo stanza, richiamo dopo richiamo, pericolo dopo pericolo, Trico diventa quasi una parte del giocatore. Diventa un amico e un compagno.
E sembrerà stupido, ma io ho voluto bene a Trico. Sul serio.
E' una sensazione strana da spiegare, figuriamoci a descriverla. Trico mi ha salvato, mi ha trasportato, ha scalato con me pareti, rocce e torri. Ha combattuto per me e con me.
Io giocatore voglio bene a Trico perchè Trico, assurdamente parlando per quello di cui si può parlare per un videogioco, ne ha voluto a me.

Il problema è che a fronte di una direzione artistica che ho trovato magistrale vi è una direzione tecnica che più di una volta mi ha portato a invocare parole che nella Bibbia, vi assicuro, non ci sono.
Tasti che non rispondono o rispondono a cazzo di cane, telecamera che si impalla e si "spegne" non permettendo più di vedere nulla di quello che stiamo facendo, intelligenza artificiale di Trico che in alcune fasi di esplorazione fa quello che vuole, quando vuole, come vuole, ...

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Comments: 0 | Views: 57Last Post by: Guardiano-Fede (25/1/2017, 23:59)
 

B_NORM    
view post Posted on 20/1/2017, 18:59 by: Guardiano-FedeReply
Assassins Creed, per ogni italiano pizza mafia mandolino che si rispetti, null'altro non è che la storia di due stronzi inseguiti da Antonino Canavacciuolo, risposta delle italiche emittenti televisive allo strapotere dello Chef Ramsay. Tutto questo in un film mediocre.

E quindi basta, fine della recensione, CIA'!

no vabbè [...]

AC non è un buon film, innegabilmente, ma non è nemmeno l'emblema della merda che si legge in giro.

L'errore di chi ha diretto questa roba (e di chi l'ha scritta, soprattutto) è stato il voler creare un nuovo universo del brand che riprendesse i fatti del vecchio universo del brand, ossia quello conosciuto dai fan.
In parole spicce : prendere determinati eventi principali della serie (la Mela dell'Eden, l'Abstergo, l'Animus, il rivivere i ricordi dei propri antenati), e inserirli in un mondo narrativo creato ex novo.

Quindi, INSPIEGABILMENTE, non ci sarà più Desmond Miles ma Callum Lynch, interpretato dal Michael Fassbenderone nostro che tutti ricordano per il nuovo Magneto, ma nessuno ricorda per "Shame".

Per fortuna.

I problemi sono prima di ogni altra cosa di ritmo.
Il film annoia. Parecchio.
E per una pellicola che basa le scene d'azione su un misto di combattimento corpo a corpo/arma bianca e parkour è grave.
Parecchio grave.

I dialoghi non hanno mordente. Tolta la scena in cui viene proclamato il Credo degli Assassini ( non è uno spoiler, se pensavate non ci fosse siete ingenui o stupidi) non vi è un solo scambio di battute che rimanga impresso.
Si perde tutto in un immenso BLA BLA, viaggio nell'Animus e schiaffi volanti conditi da qualche BLA in spagnolo.

Thats it.

L'Animus rispetto alla sua controparte videoludica non dispiace, cosi come non dispiace (a me, ho sentito più di un parere che diceva facesse cadere le braccia) la recitazione di Fassbender.
Forse l'unico ispirato in mezzo a tanta, tanta mediocrità, e visti i nomi degli attori che giravano non è una bella cosa.

Sarà il progetto, sarà l'aver voluto cambiare la storia, ma AC non convince perchè la trama non riesce a essere interessante un decimo di quello che era nel gioco.

Uno può dire, "grazie al cà! Hanno avuto più capitoli per sviluppare la storia!".
Vero.
Ma se non ho afferrato male, qui si parla di una trilogia. Non ci voleva nulla per cambiare alcuni eventi e modificarli per poter sviluppare meglio certi aspetti della trama, che vive di una incredibile lentezza per QUASI tutta la durata della pellicola.
Perchè negli ultimi dieci minuti è il DELIRIO. Troppe cose, tutte insieme, senza un vero motivo, senza un vero dialogo che accompagni il tutto.

Non so. A parecchi nemmeno sono piaciuti i combattimenti, ma onestamente per quanto folli erano in linea col gioco e a titolo personale è una cosa apprezzabile.
Mi aspettavo di più, ma anche di meno, per que...

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Comments: 0 | Views: 44Last Post by: Guardiano-Fede (20/1/2017, 18:59)
 

B_NORM    
view post Posted on 10/1/2017, 21:03 by: Guardiano-FedeReply
Come da titolo.

Mi piacerebbe pensare, nel mio piccolo mondo ideale fatto di arcobaleni e pizze che fanno dimagrire, che tutti odiamo Final Fantasy 15 a prescindere dalla sua classificazione come genere.
Perchè che ci crediate o meno, molti si scannano su altri per il semplice fatto che lo chiamano "GDR", o "JRPG", o "Action GDR".
Costoro, questi imbecilli, poi enunciano uno per uno i titoli che hanno giocato a supporto della loro tesi.

Beccandosi talvolta, e giustamente, dei "MASTICAZZI" di dimensioni bibliche.

Perchè il vero motivo principale per cui tutti dovremmo odiare questo FF non è nel suo gameplay, onesto e se proprio devo ammetterlo anche abbastanza divertente.
Seppur con le sue magagne.
Il problema è quella storia da quattro soldi che ci hanno ficcato sotto.

Tentiamo di fare un poco di chiarezza. Per bontà divina scriverò come inizia e alcune mie perplessità in merito, acquisite anche dopo aver visionato Kingslave in blu ray, ma non una parola troppo spoilerosa sul finalAHAHAHA.

vabbe [...]

La trama si svolge nel mondo di Eos, e la maggior parte dei territori sono controllati dall'Impero di Niflheim grazie alla sua potenza militare.
In buona sostanza, il potere acquisito grazie a cinte e bastoni, lame e bomboni.

Niflheim però, ghiottona, vuole anche il Regno di Lucis. Che come il celeberrimo villaggio dei galli resiste grazie alla MAGIA.
Suddetta magia scaturisce sia nel cristallo dotato di poteri mistici che protegge il regno stesso, sia nella PANOPLIA, ossia (tenersi forte) nella capacità di evocare dal nulla le armi.

Tutte. Le fottute. Armi.

Nonostante questo, Lucis sta perdendo la guerra.

Quindi, abbiamo da una parte gente dotata di mitra, e dall'altra un Re che può insegnare ad altra gente (o perlomeno cosi mi è parso di aver capito) ad evocare qualsiasi arma gli venga in mente. Lancia, spada, scudo, pistola ecc ecc.
Ora, qualche testina di merda dirà "hihihi labbomba nucleare! hihi".

Ecco, hai vinto un mappamondo e ora levati un attimo dal cazzo che i grandi devono parlare, dai, aria.

Dicevo, uno dei due schieramenti può contare su questa Panoplia e su un cristallo magico che funge da impenetrabile campo di forza, e stanno perdendo la guerra.

Cioè.
MADDAI.

Eos è protetto dai Siderei, i Siderei risiedono nel fottuto frammento del fottuto cristallo, in loro vece agisce la Sciamana, la Sciamana in questo gioco è una big gnocca ventenne bionda occhi azzurri che può guarire con l'imposizione delle mani come Gesù Cristo ed è promessa in sposa a (colpo di scena) il principe Noctis, protagonista di questa storia, figlio di Re Regis del Regno di Lucis.

Seguiranno casini.

Vi siete persi? Se la risposta è si, nessun problema, è il male minore.

Perchè FF15, dall'inizio alla fine, non ha un solo momento di trama atto a coinvolgere ch...

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Comments: 0 | Views: 106Last Post by: Guardiano-Fede (10/1/2017, 21:03)
 

B_NORM    
view post Posted on 4/1/2017, 17:30 by: Guardiano-FedeReply
Nel mentre sono vicino a finire FF15, per quanto riguarda la storia principale, ecco qui l'ultima fatica di quei birindelloni dei GAV Team.

Comunque i toni Noir mi piacciono tipo tantissimo, quindi anche se in chiave ironica questo video mi piace tantissimo (e se volete un tema sul Noir in chiave ironica sappiate sempre che esiste quella meraviglia del primo Una Pallottola Spuntata)

Comments: 0 | Views: 67Last Post by: Guardiano-Fede (4/1/2017, 17:30)
 

B_NORM    
view post Posted on 31/12/2016, 14:40 by: Guardiano-FedeReply
Questo solitamente è il giorno dell'anno in cui apro qualcosa di terribilmente gassato e che fa un male che mammamia, guardo fuori dalla finestra il desolante paesaggio di uno sperduto paesino in provincia piemontese, mi faccio una domanda e di contro, sarei anche tenuto a darmi una risposta.

Il 2016. E' complicato.

Il 2015 fu un'annata disastrosa, con piccoli acuti decisi, con quell'aura di speranza che poi niente, non va, direbbe Piccinini.

E in questi 365 giorni, inutile starci a girare attorno, la voglia di giocare è scemata in virtù di altri interessi.
Che purtroppo, almeno fino a dicembre quando poi tutto è tracimato, non comprendevano la lettura. Quindi ho comprato e tenuto sul comodino svariati libri, di cui alcuni ancora da iniziare. Che poi c'è Lucca, la Fiera del Libro, poi esce il nuovo romanzo a fumetti di quel disegnatore bravo, poi manga e le serie che seguo ecc ecc ecc.

Sto divagando come al solito, ma tanto ormai è abitudine.

Quello che mi ha fatto abbastanza terrore, facendo due conti, è l'incapacità di potermi godere qualcosa che non presenti niente più che un buon gameplay, se non accompagnata in una maniera qualsiasi da una storia in sottofondo.
"Accompagnata in maniera qualsiasi", nel mio cervello, significa che mentre giocavo quel centinaio (e più) di ore a Pro Evolution, mi spaccavo di qualsiasi serie TV che riuscivo a iniziare su Netflix.
Quindi, fra una bottiglia e una baldracca, e una baldracca e una bottiglia (citazione dovutissima, ciao Bud, sei stato un grande) capitava di finire Daredevil, di rewatchare Lost, Luke Cage, Death Note.
Seven deadly Sins. Prison School.

E mi fossilizzavo su Pes. Mesi a fossilizzarmi su Pes.
Perchè non cercavo più quei giochi divertenti e basta.
Cercavo i "Life is Strange", i "Gone Home". Gli Uncharted. Qualcosa che stimolasse l'intelletto in maniera particolare o che perlomeno visivamente fossero talmente godibili da non farmi accorgere che quello che stava sotto era già visto/non di cosi alto livello.

E intendo a livello di sceneggiatura nella trama, diciamo. E lo dico solo per Uncharted,

Poi andando avanti, e parlo dopo l'estate, è capitato di iniziare una quotidianità che non permetteva di giocare molto, e quel poco che passava non prendeva nemmeno a pagarlo oro. E intendo UFC2, o Pes 2017, o Dragon Quest Builer.

Credo sia un periodo complicato infilato dentro un altro periodo complicato. La cosa più bella è FF15, che zitto zitto è arrivato a 50 ore di gioco senza stancarmi, per il momento. Per quanto non capisco come cristo venga calcolato il danno fisico inferto.
Deve essere un punto comune fra tutti i giochi di ruolo O SIMILI sperimentati ultimamente. Passerà.

O forse no.

Ovunque siate e qualsiasi cosa stiate facendo, passatevela bene.

Bujakasha
Comments: 0 | Views: 55Last Post by: Guardiano-Fede (31/12/2016, 14:40)
 

B_NORM    
view post Posted on 29/12/2016, 18:38 by: Guardiano-FedeReply
Fine dell'anno, faccio i conti con me stesso e con quello che ho giocato.

Ho giocato poco, ma molta roba buonissima e qualche merdata.

In poche parole, come e soprattutto perchè alcuni titoli hanno vinto il mio personale premio annuale, o ci sono andati vicino.

Se non vi sta bene, vi ricordo che nessuno mi paga, che non lavoro per nessun giornale e che la X rossa la in alto non morde. Oppure potete farmi notare il vostro punto di vista in maniera garbata.
Oppure potete andarvene affanculo e basta.

******** Miglior Gioco 2016 ********

- Stories, The Path of Destiny.

Ah, Stories.
Che cesso di gameplay.
Ecco, se mi avessero chiesto un parere a caldo finita la prima run, avrei declassato questo titolo a cagata da quattro soldi, raccontata in modo simpatico ma niente di che.
Arrivato a capire il gioco nella sua interezza, non ho potuto fare altro che assegnarli il premio per direttissima.
Perchè è vero, Stories non va nemmeno vicino all'essere un tripla A e presenta lacune e carenze piuttosto pesanti. Non ci sono poi questi gran presupposti per vederlo spiccare fra titoli ben più meritevoli.
Ma tratta la storia con un'eleganza, una delicatezza, una simpatia e soprattutto in una maniera veramente poco usata nel panorama odierno che davvero mi hanno sorpreso.
Il finale "perfetto" poi è da applausi. Una storia adulta, che non si appoggia su filmati spaccamascella o su un gameplay raffinato, ma che grazie alla sua simpatia porterò sempre con me.

ALTRI CLASSIFICATI MIGLIOR GIOCO DELL'ANNO.

- Uncharted 4 : voci dicono non sia questa l'ultima avventura di Drake, ma spero vivamente di si. I quattro episodi principali formano una storia pazzesca, che tiene col fiato sospeso dall'inizio alla fine, e soprattutto si pone davvero la chiusura sulle vicende di Nathan. Gameplay pazzesco, grafica e ambientazione pazzesche, ho avuto da ridire per alcune scelte legate alle fasi platform e alle poche fasi shooting puro (almeno per me). Sfiora il premio solo perchè, onestamente, da Uncha 4 mi aspettavo la perfezione o quasi e l'ho avuta. Nessuna sorpresa. Suonerà assurdo, ma che ci volete fare, oh.

- Life Is Strange : ah, Maxime. Forse per un attimo solo, nonostante sia un personaggio videoludico inesistente, americano e di quasi dieci anni più piccola di me, mi ha quasi fatto innamorare. Uno di quegli amori finti da ragazzini per i personaggi femminili dei cartoni.
Che bella cosa, la pazzia mentale.
Cazzate a parte, LiS offre una storia adulta, un mistero che si scopre agli occhi dello spettatore piano piano, una cura quasi maniacale nello sviluppo del mondo attorno a noi e un pessimo, PESSIMO finale. Porca troia quanto è brutto, inutile, e che ti taglia le gambe. Non ci volevo credere. Liberi di farvelo piacere, liberi di considerarlo buono, o ottimo per quanto visto, ma per me rimane inutile e per questo motivo, più di tutto il resto, Life is ...

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Comments: 0 | Views: 55Last Post by: Guardiano-Fede (29/12/2016, 18:38)
 

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