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Questo, QUESTO è davvero uno dei simboli di cosa intendo per "gioco da momento nostalgia".
CTR arrivò in un periodo dove molti di coloro che non avevano tutta questa conoscenza del mondo esterno nemmeno avevano mai sentito parlare di Mario Kart, e passare da un gioco a tema platform condito da una buona dose di umorismo e follia a una gara tutti contro tutti con mini macchine.....beh. Diciamo che se me lo dicessero oggi, magari storcerei il naso. Poi però, grazie al cielo, quello che venne dato fu a conti fatti un piccolo capolavoro del genere. Con le sue magagne, con qualche errore, con sicuramente qualcosa che gli si poteva obiettare. Ma diamine se era divertente. Prendeva una cosa che su Ps1 andava e anche parecchio, come i giochi di corse. Prendeva Mario Kart (che fu accolto benissimo dal pubblico) e prendeva una delle icone storiche della prima bambina di casa Sony. Inseriva il tutto in un titolo che al suo interno prevedeva più di 20 piste, una marea di armi per spazzare via gli avversari, una storia stupidissima ma che faceva da contorno in modo egregio, la possibilità di poter utilizzare svariati piloti differenti che dalla loro avevano abilità differenziate. Insomma, CTR fece le cose bene. Ma bene bene. E lasciò poco al caso. Perchè è inutile e dannoso non ammettere che, oltre alla modalità Avventura, lo scopo era farti giocare contro qualcuno. In modo da far salire discrete dosi di malinquenza e brutte cose. Era un titolo che ti teneva incollato a ogni curva, a ogni scatola delle armi raccolta, a ogni salto. Dove se sbagliavi la pressione per driftare perdevi tre posizioni e dove se azzeccavi la rampa passavi in testa e vincevi. Dove l'ultimo trovava SEMPRE la sfera di energia che colpiva ogni avversario a prescindere da quanto distante fosse permettendoti di recuperare. Perchè il bello (o il brutto) di tutta la faccenda è che non esisteva medaglia di argento o di bronzo. O primo o sei un perdente. Ed era divertentissimo. Già anche solo la possibilità di scontrarsi in apposite arene, potendo scegliere numero di vite, armi che si potevano trovare, tempo, partecipanti, sembrava un inno alla distruzione. Gli scenari rappresentavano un insieme di trappole, scorciatoie, trabocchetti, salti nel vuoto. Tutto era pensato per farti diventare il più veloce con l'esperienza (e un pizzico di fortuna). Non era un gioco perfetto. Aveva qualche bug o qualche cosa fatta male, tipo che continuando a saltare le curve erano facilmente più fattibili e i boss parevano settati per starti sempre addosso ed essere artificialmente più veloci. Ma non importava. Questo è davvero rappresentativo di cosa intendo quando parlo di momento nostalgico legato a un gioco. Ho passato mattine, pomeriggi, sere, settimane e mesi a giocarci. Da solo o con mio fratello. A combattere nelle arene usando solo i missili, a cercare di finire la storia, a prendere gemme. Ero un bambino e mi arrabbiavo perchè tante cose non mi riuscivano. Perchè a meno che non siate dei geni del male, è ovvio che certe cose a una certa età siano parecchio più difficili. E nulla. Non c'è altro da raccontare. Questa è una di quelle cose che ho fatto più che altro per me, dato che quando ho iniziato a pensare a questa rubrica è proprio di Crash Team Racing che volevo parlare. Potrà essere un covo di banalità, ma mica sarebbe il primo qui dentro. Bujakasha Edited by Guardiano-Fede - 3/9/2016, 20:08 |