Posts written by Guardiano-Fede

view post Posted: 19/2/2017, 13:38 Pes 17 è brutto. Fifa 17 è ancora peggio - Il blog del guardiano
Allora, io ero un lettore accanito del fu PSM.

Lettore accanito vuol dire che lo compravo ogni mese.
Un mese si, un mese si, un mese si, un mese si.

Per anni.

E ogni anno, intorno a Ottobre/Novembre se non ricordo male, c'era lo speciale dedicato a Pes VS Fifa.

Già all'epoca eravamo cosi stronzi da litigare su quale dei due giochi di calcio fosse il migliore. Più o meno dal 2006 in poi, perchè prima Fifa era talmente inferiore a Pes sotto OGNI CAZZO DI FOTTUTO PUNTO DI VISTA che solamente i subnormali (o gente con del gran tempo da perdere e la passione per l'editing) preferivano il gioco EA.

PSM aveva la fissa di fare una certa cosa. Prendeva tot punti (come gameplay, difese, licenze, e amenità varie e assortite) e paragonava i giochi. Io farò esattamente lo stesso.

Detto ciò, lo specifico subito. Apprezzo le mille licenze di Fifa, i suoi campionati, le squadre con gli sponsor e tutte quelle belle cose, apprezzo che abbia tentato di inserire una modalità Storia forzatissima (e andatevene pure affanculo), apprezzo addirittura che abbia inserito il campionato del mondo femminile (e qui parentesi dovutissima, Gabbiadini Lady fortissima, capocanniera vera che non finirà in galera).
Ma Pes PER ME è migliore, almeno nella parte giocata. E non parlo della licenza Champions, non parlo di grafica. Parlo proprio che in fattore di divertimento pad alla mano mi piace molto, ma MOLTO di più. Ma non per questo non ne vedo i palesi difetti.

Si va? Si va [...]

****** LICENZE ******

Quest'anno Pes mi ha fatto incazzare come una iena. Non solo perchè la lista delle squadre con licenza è veramente ridicola, non solo perchè per la Serie A mancano alcune licenze di squadre Top come la Juventus (la JUVENTUS, teste di merda, come cazzo fai a pensare di poterti permettere di non comprare la JUVENTUS?) ma anche perchè è stato puntato TUTTO sulla licenza Champions e sul Barcellona.
La licenza Champions, vi svelerò un gran segreto, non frega un cazzo quasi a nessuno. Prendete 100 persone e 98 vi risponderanno "vabbe, se c'è bene, se non c'è amen"
Le altre due vi diranno che l'atmosfera del calcio europeo li gasa tantissimo. Peccato che l'atmosfera non la fa un filmato prima di una schermata di gioco. La crei DENTRO il gioco, durante la partita. Con i cori, il casino, le esultanze.

Fifa invece rinuncia ad alcune licenze dei campionati (Serie A, Champions) ma offre nell'ordine Alka Superliga, Pro League, Liga do Brasil, Eredivisie, Premier League, EFL Championship, Ligue 1, Domino's Ligue 2, Bundesliga, Bundesliga 2, MLS, Tippeligaen, Scottish Prem, La Liga Santader, La Liga 1/2/3, Allsvenskan, EFL League One, EFL League Two, SSE Airtricity Lge, Ekstraklasa, Russian League, O. Bundesliga, RLS, Liga NOS, Camp. Scotiabank, Liga Dimayor, Liga Bancomer MX, Meiji Yasuda J1, Dawri Jameel, Hyundai A-League, Primera Division.

A questo elenco sopra aggiungerci Calcio A & B (Serie A e B), nazionale Femminile e "Resto del Mondo".
DI CHE CAZZO STIAMO PARLANDO? Si fotta la Champions se poi ho TUTTO questo.

"Maddai, tre quarti di quelle squadre non le userai mai!"
"Maddai, fermo restando che tua madre è puttana, che cazzo vuol dire? Tante squadre sono sinonimo di tanti campionati, tanti campionati sono sinonimo di realismo competitivo a più livelli, che posso puntare tramite le Carriere Allenatore e Giocatore".

Teste di cazzo.

Fifa è non una, non due, non tre, ma dieci spanne avanti a Pes, per quello che riguarda squadre e affini.

****** PORTIERI ******

Gesù.
Cristo.

Pes è sempre stato aspramente criticato per quello che riguardava il buffo omino fra i pali, con critiche come "è un cretino", "non si butta", " a volte guarda la palla scivolare in rete".
All'uscita del gioco poi solitamente i portieri non avevano quasi un cazzo che non andava e anzi, la differenza fra uno e l'altro si sentiva parecchio.
Buffon e Neto mi danno le stesse identiche sensazioni di quando guardo una vera partita di calcio. Sicurezza il primo, perchè so di avere il miglior portiere del mondo fra i pali, bestemmie a pioggia col secondo.
Pensavo che i giapponesi avessero tarato Neto male, con statistiche a cazzo. Guardando un sacco di partite mi sono reso conto invece che è proprio un asino.

Fifa, di contro, ha portieri che parano TUTTO.
Ma quando dico tutto, intendo TUTTO. Anche la Madonna.
A livelli più bassi bucarli è una cazzata. Praticamente basta un rasoterra ed è fatta. Da livello medio in poi è una guerra.
Si tuffano, saltano, tolgono punizioni perfette dall'incrocio dei pali, salvano anche gol praticamente fatti.

Un conto è avere portieri che seguono determinate statistiche. Un altro è avere dei fottuti cyborg in porta, avatar tarati per farti rimpiangere il momento in cui hai iniziato a giocare.

Pes è terribilmente avanti semplicemente perchè è più "vero". Perchè fra un Buffon e un Neto la differenza la senti.
CAZZO, se la senti.

****** MODALITA' CARRIERA ******

Bella sfida fra merde.

Della D1M e di "the Journey" avevo già parlato, quindi tento di tirarmelo via questo punto, anche se spenderò qualche parola per Master e Carriera Allenatore + Giocatore Normale di FIFA.

La Master ha la brutta cosa di essere concettualmente pensata bene, ma è noiosissima.
Le poche licenze fanno a botte con una vuotezza di contenuti terribile, che a sua volta è contrastata da sessioni di mercato intelligentissime.
Konami dovrebbe mettere su un piedistallo quel sistema di sessione di mercato, eliminare il resto (tolto il gameplay, ovviamente) e ripartire da capo.
La D1M, come detto, è semplicemente un "TU vs The World". Bella la percentuale di fiducia allenatore, bello che puoi chiedere dove giocare/il trasferimento, bello che simulando la CPU tiene conto che ci sei anche tu in campo.
Oltre a quello, il nulla condito di niente con un livello di idiozia nella valutazione giocatore da mani nei capelli.

Per FIFA invece si parla di una Carriera Allenatore con i soliti vecchi problemi (sessioni di mercato a cazzo di cane, giocatori che si lamentano perchè boh), unita a una serie di cose simpatiche (obiettivi stagionali, gestione delle riserve, qualche operazione in più nell'acquisto dei calciatori). Il contorno è più ricco di Pes, inteso proprio a livello di menu, ma persino su Ps4 ha dei rallentamenti inspiegabili.
A volte anche pesanti, con la schermata che si blocca per parecchi secondi.
Su PS4.
La Carriera Giocatore invece è l'apice della follia.
Avatar che si migliora attraverso le sfide e non principalmente attraverso gli allenamenti, fiducia allenatore completamente assente (vai a fiducia, però tua, nel senso che preghi Gesù di metterti fra i convocati), valore giocatore sballatissimo (ma qui ormai ci siamo abituati da anni), obiettivi stagionali (che posso capire quelli STAGIONALI, e anche qui con delle premesse, ma per i MENSILI andate affanculo proprio), e soprattutto partite pilotate.

Partite.
Maledettamente.
Pilotate.

Ma di questo parlerò a breve.

Se volete la carriera migliore a malincuore dico Pes. A malincuore perchè le licenze di Fifa sono tali da permettere un sacco di varietà. Ma tanto fra portieri tutti uberpowered e Momentum che cazzo vi serve.
(Bonus : la Master di Pes è infinita, credo. I giocatori continuano a rigenerarsi quindi non esiste un vero limite di anni, come i classici 15 della Carriera Allenatore di Fifa. se può essere utile, a me questa cosa piace un sacco perchè permette di creare davvero la squadra dei propri sogni).

****** IL MOMENTUM ******

Oh, finalmente.
Che bella cosa che abbiamo qui.

Il Momentum, per quelli di voi che non lo sapessero, è una partita pilotata dalla CPU indipendentemente da quello che tendiamo a fare sul campo.
Questa cosa esiste in entrambi i titoli, con una differenza piccola piccola ma che reputo fondamentale.

Che su Pes il Momentum appare, mediamente, in una partita su 30. E parlo di Momentum PALESE, cazzo. Quindi i giocatori si imbelinano davanti al portiere da soli, sbagliano gol a porta vuota, non azzeccano passaggi elementari.
E solitamente mai, MAI durante le finali.

SU FIFA (inserire bestemmia), IL FOTTUTO MOMENTUM DEL CAZZO NON SOLO E' PESANTEMENTE PRESENTE, NON SOLO TI ROMPE IL CAZZO PURE A DIFFICOLTA' RIDICOLE, MA (bestemmia) TI MANDA A PUTTANE PURE LE PARTITE CHE SIMULI SOLO PER FAR PERDERE LA TUA SQUADRA.
Faccio la Carriera Giocatore e sono in semifinale di una coppa che non ricordo.
Con una squadretta da niente.
Sono sopra 3 a 1. L'allenatore decide, a cazzo, di sostituirmi all'83esimo.
Siamo sopra 3 A 1 PUTTANA DI QUELLA VACCA (bestemmia).
Simulo il resto della partita e questa finisce 4 a 3.
4 A 3 MADONNA (pesante bestemmia).
Succede una, due , cinque volte. Allora decido invece che simulare di guardare il resto della partita. Qui la CPU talvolta non ha la capacità di poter far perdere il giocatore, allora fa di tutto per farlo pareggiare. Con palloni che MAGICAMENTE finiscono in porta su ribattute strane, su portieri che si addormentano, su rigori, su punizioni telecomandate.
Potrei giocare il resto della partita come Squadra. Il gioco me lo permette.
Ma che cazzo di senso avrebbe (pesante bestemmia che comprende divinità e animali assortiti) ?

State alla larga da Fifa se odiate l'annullamento della meritocrazia. Statene alla larga il più possibile, statene alla larga soprattutto se avete amici che giocano a Fifa, perchè questi sono sotto sotto imbecilli cosmici che tendono a non ammettere il Momentum nemmeno quando è palese.

****** ARBITRAGGIO ******

Su Pes la gestione è molto inglese. Praticamente piuttosto che darti fallo a volte l'arbitro permette pure che ti sparino. Per i rigori non ne parliamo nemmeno, talvolta mi sono sentito un po interista dentro, che ogni qualvolta il mio giocatore si trovava dentro l'area pretendevo il fallo (sono cresciuto in una famiglia di interisti piagnina, concedetemi almeno una battuta).

Su Fifa prendersi i rigori talvolta è di una semplicità imbarazzante, complice anche una IA dei difensori da schiaffi sulla faccia, che ti entrano nelle caviglie in piena area.
L'arbitro invece è abbastanza onesto. Fischia quello che deve fischiare, lascia correre quando c'è da lasciar correre. Con le dovute eccezioni che ci possono stare in qualsiasi gioco e in qualsiasi partita.

Fifa è terribilmente superiore come arbitraggio, pochi cazzi.

****** GAMEPLAY ******

Qui voglio slacciarmi la cintura e parlare chiaro.

Ho detto che mi piace di più Pes. Il motivo è semplice.
Ogni zona del campo è un campo di battaglia.
In difesa un contrasto sbagliato può portare al gol avversario. In attacco l'appoggio fatto un secondo prima o dopo non permette al tuo compagno di segnare. A centrocampo invece talvolta è una guerra, e in alcune partite è proprio li che si concentra la partita. Non si basa su venti tiri per parte verso la rete, ma a mantenere il controllo, cercare gli spazi, far inserire altri giocatori.

Fifa invece con cinque passaggi ti fa arrivare in porta. Poi metà dei tiri vanno a puttane e il resto è un mistero della fede. Però non c'è proprio la sensazione di star vivendo una partita di calcio ma proprio essere all'interno di un gioco.
Manca realismo, manca fisicità negli interventi, manca la protezione del possesso palla. E' tutto un dribbling, tutto un filtrante.
Fifa manca proprio del divertimento che dovrebbe trasmettere al giocatore. Ed è grave. Abbastanza grave.

Pes ti fa dire "dai, ancora una partita e poi stacco". Fifa ti fa dire "quanto cazzo manca alla fine della stagione? MEENGHIA".

******* CONSIDERAZIONI FINALI *******

Tutti vi diranno che sono due giochi diversi.
Ed è vero.
Nessuno vi dirà che hanno evidentissimi problemi, che trovate qui sopra. Nessuno vi dirà che se uno fa del divertimento la sua arma vincente in mezzo a un mare di nulla, l'altro fa di un contorno ricchissimo la cornice a un quadro vuoto.

Che se uno ha tantissime licenze, poi ha scelte di gameplay folli.
Che se uno ha scelte di gameplay azzeccate, poi ha talmente tante poche licenze e talmente tante mancanze che fa passare la voglia.

Onestamente consiglio Pro Evolution. Ma a patto che sappiate andare oltre tante cose.

"Ma scusa, e le modalità FUT e Master OnVAFFANCULO TE E QUELLE DUE MODALITà DI MERDA (bestemmia che tira in ballo divinità differenti di 3 religioni differenti)

Bujakasha

Edited by Guardiano-Fede - 23/2/2017, 22:51
view post Posted: 19/2/2017, 12:10 GAV Team ne : 5 regali che puoi fare a prezzi irrisori - Il blog del guardiano
La festa di tutti gli innamorati è passata e la vostra ragazza si è incazzata con voi perchè invece di quell'avventura grafica della Telltale avete preso su Amazon la deluxe Special Edition "Gesù mi Invidia" di Dark Souls 3?

E non vi rimangono nemmeno gli occhi per piangervi addosso al pensiero che non vedrete una bernarda per il resto dei vostri giorni?

Non vi preoccupate, piccoli dugonghi. I GAV Team hanno sfornato questo video giusto per voi!



(Che poi io faccio tanto er simpatico e ho addosso una voglia di suicidio immensa, mannaggia all'Ooga Booga di Crash Bandicoot)
Bujakasha
view post Posted: 14/2/2017, 21:35 San Valentino, Speciale 3 titoli se volete innamorarvi - Il blog del guardiano
Lo hanno fatto tutti. Lo faccio anche io.

Un giorno vi svegliate e capite che oltre a un gameplay, a una buona grafica e tutte quelle belle storie che volete in un videogioco, volete ANCHE una storia d'amore.
Ma una storia d'amore coi controcazzi. Cioè, non quella roba alla Super Mario messa li a fare da cornice e su cui tutti scherzano da tipo VENT'ANNI AVETE ROTTO IL CAZZO NON FA PIU' RIDERE.

Dicevo.

3 storie, secondo il mio personalissimo gusto personale, che possono portare a far capire a quei ritardati secondo cui il videogioco è unicamente macchine veloci, spara spara e botte da orbi che si trova anche una bella camionata di sentimenti.
In ordine crescente.

**** GONE HOME ****

Il mio pensiero lo trovate qui --> https://ilblogdelguardiano.blogfree.net/?t=5350544

Gone Home è un capolavoro, l'ambientazione si sposa perfettamente con l'epoca in cui il titolo è ambientato, e il giocatore scopre poco a poco l'intreccio narrativo.
Che fatemelo dire, da schiaffi in faccia a tante, ma TANTE produzioni cinematografiche.
Una storia che si dipana, attraverso semplicemente dei dialoghi e oggetti, su più anni. Che tratta una tematica delicatissima ancora oggi e che non prova solo a far emozionare il giocatore, prova anche a farlo crescere a livello personale.

Gone Home finisce al gradino più basso non perche sia un brutto gioco, anzi. Ma perchè la sua struttura non permette nessun tipo di rigiocabilità, tolta quella atta a "sperimentare" qualche feature del gioco stesso o qualche scoperta dei segreti.

Ma chiariamoci. Posso capire che a livello di gameplay o di genere stesso non vi piaccia Gone Home, ma se non apprezzate la storia non avete proprio capito un cazzo dalla vita

**** CATHERINE ****

Di Catherine avevo fatto addirittura due articoli.
Uno senza spoiler, qui --> https://ilblogdelguardiano.blogfree.net/?t=4254411
E uno con spoiler --> https://ilblogdelguardiano.blogfree.net/?t=4441608

Per quanto può sembrare strano 4 anni fa non avevo, umanamente, parecchie delle cose che ora mi porto dietro.
Eppure l'ho giocato (e finito) in un periodo molto strano della mia vita.
Cinefollie (se non lo conoscete è un bravissimo recensore che fa video su Youtube) andò a vedere Inside Out e pianse davanti alla telecamera affermando che "è il film giusto per quello che sto vivendo ora. Il film giusto al momento giusto".
Catherine fu il videogioco giusto, la storia giusta, al momento giusto.

La trama è folle, ma DAVVERO folle. Alcune scelte di gameplay eccezionali nella loro semplicità, e la storia d'amore sotto addirittura rende fastidiosa la parte centrale, quella degli enigmi.
Catherine è una storia d'amore forse fin troppo facile da indirizzare, ma che può portare il giocatore a riflettere su quello che davvero vuole nella sua vita. E la bellezza del gioco è che non c'è un finale "buono" e uno "cattivo". Non esiste finale "perfetto" o "imperfetto".
Esiste un finale, ed esistono le nostre scelte e il nostro modo di vivere.

**** FINAL FANTASY 9 ****

Tendo a ripetermi.
Invecchiando dieci volte più velocemente dei miei coetanei, ne sono ben conscio.

Ma Final Fantasy 9.
Tralasciamo per un attimo la storia principale. Stupenda, profonda, ma lasciamola un attimo da parte.
La storia d'amore (sarebbero di più ma tengo solo quella riguardante i protagonisti) è perfetta. Perchè vive di fasi.
C'è l'incontro, c'è lui che conosce lei, lei che conosce lui, ci sono le peripezie, ci sono i casini, c'è l'allontanamento, il salvataggio, c'è lui sempre presente per lei anche se non dovrebbe e lei sempre presente per lui anche se non dovrebbe.
FF9 è la storia d'amore che prende forma e si concretizza senza cadere in cazzate, senza tralasciare quelli che sono i caratteri dei personaggi e indirizzarla in un determinato modo "perchè si".
E' scritta magnificamente, è gestita magnificamente ed esplode in un finale meraviglioso.

***********************

3 personali titoli se volete emozionarvi come bambini, sempre che ne abbiate le capacità sentimentali, ovviamente.

Su internet mi fanno notare che anche quella di Final Fantasy X fosse una storia d'amore coi controcoglioni.

Non ricordo cosa scrissi all'epoca, anche se comunque è passato qualche anno, ma l'ho sempre trovata un po forzata. Come se Tidus e Yuna dovessero innamorarsi "perche si".
E francamente sticazzi, ecco.

Bujakasha
view post Posted: 3/2/2017, 20:36 "The Journey" VS "Diventa un Mito" : analisi di due schifezze senza riserve - Il blog del guardiano
CDT.

Allora, nel dettaglio, perchè sia la D1M di Pro Evolution che Il Viaggio di Fifa sono due aborti in termini di interesse, se paragonato con le attese.

Sviscerando una alla volta le modalità, subito di seguito. Pane al pane e vino al vino.
Premessa dovutissima che faccio ogni volta che parlo di queste modalità in generale : gioco a un basso livello di difficoltà perchè 1) le uso per staccare la testa da qualsiasi altra cosa che compone la mia vita e rilassarmi & 2) non ho interesse nella sfida che offrono, quanto più nel perdere tempo a far crescere il mio alter ego nella migliore maniera possibile, con meno intoppi possibili.
Mia la perdita di tempo, mia la scelta. Ci sono quintali di cretini che si filmano mentre giocano a difficoltà Superstar, potete trovarli su youtube con una facilità disarmante

**** Diventa Un Mito ****

Pes non molla l'osso del dare occasione di sperimentare l'arco di una carriera da calciatore professionista, ma ogni passo in avanti che sembra fare incredibilmente viene seguito da tre indietro. Alla meno peggio, rimangono i soliti problemi.
Niente storia personale. Quindi si crea il calciatore, si sceglie il ruolo, si sceglie un campionato e si inizia a giocare da li.
Facendo un piccolo pensiero di metagame (credo che la frase si costruisca cosi, ma non ne sono molto sicuro, statece) io immagino che il mio giovine sia cresciuto nella primavera di tale club e poi approdato in prima squadra.
Pronto a spaccare culi e guadagnarmi l'affetto dei tifosi.

Che non esiste. Allora, posso capire la mancanza di una storia principale, che onestamente non vedo obbligatoria ma più un Plus gradito, ma almeno tentare di far capire a chi gioca che il numero di gol segnati ha effettivamente un qualche effetto fuori dal campo.
Invece permane solo il classico indicatore della fiducia del Mister che determina quante possibilità ci sono di essere schierati. Più segnate e giocate bene, prendendo punteggi alti, più ci si avvicina al 100% permettendo di giocare sempre e comunque, infortuni e squalifiche a parte.

In più ora è possibile anche richiedere in quale ruolo vogliamo giocare, nel caso tramite allenamento ne imparassimo altri oltre a quello di partenza.
Purtroppo in Pes2016 questa feature non era presente, e se si commetteva l'errore di diventare Esterno Destro al 100% (in aggiunta a Punta Centrale, mettiamo caso) la CPU gestiva come gli pareva la formazione.
Quindi capitava che fisso, e ripeto FISSO, ci spostasse dal ruolo con cui abbiamo iniziato la nostra carriera per farci giocare più arretrato, in zone del campo dove più che servire assist e riconquistare palloni non possiamo fare.
Ottima, ottima aggiunta.

Altra cosa simpatica riguarda la simulazione della partita.
Sempre prendendo come esempio il 2016, se si decideva di simulare qualche incontro per velocizzare il calendario magari forti di risultati in cassaforte o divari di punti da poter usare da paracadute, la CPU gestiva il tutto a sua discrezione MA giocava come se noi non esistessimo.
Quindi anche con affinità al 100%, schierati titolari dal primo minuto, non avremmo mai segnato un solo gol. Non ci viene nemmeno segnata la presenza in campo, oltretutto. Simulare significa mandare il calciatore in tribuna MA senza perdere nemmeno un minimo di fiducia allenatore.
In Pes2017 questa cosa è stata aggiustata e ora la CPU tiene conto anche della nostra presenza, quindi simulando può essere che salga il numero di Assist/Gol. Ottima cosa.

Due aggiunte che fanno da contorno a un immenso mare di NIENTE.
Nessuna implementazione fuori dal campo, nessuna interazione diretta con il proprio Mister e con la propria squadra (oltre a richiedere il ruolo o cessione, bazzecole), nessuna interazione con la tifoseria, premi partita/stipendio assolutamente inutile, valore calciatore fumoso che non rispecchia la realtà.

Si migliora pochissimo, per quanto abbastanza bene, ma rimangono i soliti vecchi problemi.
Non vorrei una storia nella D1M, ma se devo vivere la vita di un calciatore vorrei perlomeno poter fare qualcosa extracampo. Non dico alla Soccer Life, dove la premessa era proprio quella di far VIVERE una vera vita molto sulla falsariga di un gestionale, ma aumentare l'interesse del giocatore non sarebbe una cosa brutta. Perchè davvero cosi non c'è motivo per perderci dietro del tempo.

**** Il Viaggio (O The Journey) ****

Alex Hunter è un afroamericano inglese che gioca in una squadretta di paese. Fin da bambino è un ottimo calciatore, quindi continuerà questa passione fino a diventare un professionista e poter andare a giocare nella squadra dei suoi sogni.
Che potremmo letteralmente sceglierci all'inizio dell'avventura.
Ok, questa cosa è sia un pro che un contro.
Un pro, perchè fin da subito non dobbiamo dimostrare nulla, possiamo andare nella squadra che vogliamo senza aspettare sessioni di calciomercato.
Un contro, perchè è fin troppo semplicistico. Vuoi il Chelsea? Vai al Chelsea. Vuoi il Leicester? Eccolo li.
Cosi via, cosi discorrendo, per tutte le squadre della Premier League (dato che la modalità è basata solo ed esclusivamente sul campionato inglese).

Qui le cose sono più interessanti, ma sviluppate molto, molto male.
Prima di tutto, le squadre offrono contratti in cui vengono specificati i guadagni, relativi a eventuali presenze, gol e raggiungimento obiettivi.
Questi guadagni alla fine serviranno a poco, se non a far crescere un "conto bancario personale" che serve solo per il nostro celodurismo.

Poi è presente il valore di mercato, che però non rappresenta minimamente la realtà, dato che sale di qualche centinaio di migliaia di euro a ogni partita giocata bene.
Quindi ho segnato complessivamente quasi 140 gol alla prima stagione in Premier League (si, 140 gol, tipo 50 in più del miglior Messi mai esistito se non vado errato), ho vinto PL e FA Cup eppure il mio valore finale era di nemmeno 17 milioni.
Che è NULLA.

Carina la parte dei followers di Twitter, seppur sia palesemente una marchettata al social network (e non sarà l'unica azienda pesantemente marchettata), seppur sia stata presa abbastanza di peso dai titoli di NBA e seppur non abbia lo stesso interesse che dimostrava in questi ultimi.
Ricordo che in NBA 2014 potevamo essere seguiti da personaggi famosi, da campioni ormai ritirati o campioni ancora in attività, leggende della pallacanestro.
Qui è solo un "ok, hai Xmila followers, bravo. Arriva a 200.000 / 300.000 e avrai il tuo contratto di sponsorizzazione".

Ecco, il contratto di sponsorizzazione.
Mi immaginavo qualcosa di serio, che nell'economia della storia avrebbe pesato. Invece non è altro che una cutscene in cui compare un calciatore famoso che dice una battuta, il marchio ADIDAS compare un poco ovunque per pubblicizzare quelle merdosissime scarpe (a 200.000) e in generale il suo merdosissimo logo (a 300.000, dove il video praticamente non è altro che un COMPRATE I NOSTRI PRODOTTI I CAMPIONI LI USANO COMPRATE I NOSTRI PRODOTTI) e morta li.
Qualche migliaia di followers in più, forse anche un po di soldi ma la storia non cambia di una virgola.

Ah ecco, i cambiamenti nella storia.
Come ho detto, giocando a difficoltà bassa ho segnato 140 reti. Una cifra pazzesca.
Nel precampionato il calendario ci mette contro a PSG, Borussia Dortmund e Real Madrid. Tre fra le più forti squadre al mondo.
In queste partite segno una cosa come 10 gol in totale, voto che si aggira sempre fra il 9,5 e il 10.
Eppure la fiducia allenatore non sale, continuo a essere una riserva.
Immagino che sia perchè essendo precampionato, le prestazioni valgono meno.
Inizia la Premier, subentro dalla panchina ma il registro non cambia. Macino gol su gol, prestazioni eccellenti, voti altissimi, assist (chiuderò a 40 a fine stagione). Eppure niente posto da titolare, nonostante inizino ad arrivare anche i primi "Eccellente" in allenamento.
I dubbi cominciano ad assalirmi e prendono forma quando il gioco decide che tu per la squadra non vai bene, nonostante alla decima giornata hai segnato più gol di chiunque al mondo, in qualunque epoca, in qualunque categoria.
Devi andare in prestito. Vai in prestito e magicamente titolare fisso dopo il primo allenamento. Gol su gol, voti altissimi, guadagni, primo in classifica.
Torna alla squadra principale, a forza, e da li è tutto un tour de force fino a fine stagione.

Tutta questa pappardella per dire che non si ha la minima possibilità di scelta in tutto l'arco narrativo, ne tantomeno abbiamo la possibilità di decidere il nostro destino.
Non possiamo lottare per una maglia da titolare, non possiamo decidere se andare o meno in prestito, non possiamo decidere se rimanerci.
Cosa più grave, PARECCHIO PIU' GRAVE, non possiamo nemmeno decidere come far andare alcune parti della storia in termini di relazioni.
Capiterà di doverci interfacciare con uno o più personaggi, e la storia è già scritta per andare in determinate maniere. Non ha alcuna importanza scegliere di mantenere un profilo pacato, spavaldo o neutrale. La storia va cosi e basta.
Nessun bivio, MAI. Tutto già deciso.

Qualcuno potrebbe far notare che la storia è stata scritta per andare cosi. Che chissà quanto lavoro avrebbe richiesto effettuare più diramazioni.
Cazzo ma la modalità è "Il Viaggio", è "Vivi la tua vita dentro e fuori dal campo nei panni di Alex Hunter" (testuale dal retro della copertina).
Non "vivi una storia già decisa, di un altro, di cui hai un controllo ridicolo per non dire nullo sennò COL CAZZO che la proveresti!".
Quindi non farai mai pace con tuo padre, non risolverai mai i tuoi problemi con il tuo migliore amico, non andrai mai a giocare per l'Inghilterra (o perlomeno, non lo vedrai mai), non potrai diventare capitano della squadra che hai scelto.
Bella merda. Questa forse è peggio della D1M, perchè nemmeno ti permette di simulare le partite. Te le devi giocare tutte.

Niente libertà nella storia, valore del giocatore sballato, guadagni inutili, notorietà inutile, meritocrazia uguale a zero (fino alla parte finale), scelte comportamentali completamente inutili.

***********************

In breve.
La D1M offre un'esperienza calcistica di buon livello, ma il contorno non esiste.
E quando dico non esiste intendo che non esiste letteralmente. Oltre alla partita non c'è nulla, giusto i trasferimenti. E per essere una modalità dove VIVI l'essere un calciatore, è una mancanza grossa come una casa.

"Il Viaggio" è solo e unicamente un'enorme pubblicità alla Adidas e alla Premier League, con un paio (contate) di apparizioni di calciatori famosi (Reus e Di Maria) e che si conclude portando il giocatore ad approcciarsi all'Ultimate Team.
Che considero una merda per una serie INFINITA di motivi, ma che capisco benissimo perchè a tanta gente piaccia.
Una modalità da cui stare lontani manco fosse la peste incarnata. Inutile e a tratti dannosa. Ammetto però che un paio di passaggi nella storia mi sono piaciuti.

Se avete da guardare qualche serie TV e volete recuperare gli episodi persi mentre giocate a un videogioco (io lo faccio continuamente) allora D1M tutta la vita.
Se avete soldi da spendere a buffo e volete un bel videogioco, divertente e inventivo, lasciate perdere entrambi e cambiate genere, che qui stiamo proprio a zero o poco ci manca

(L'Adidas fa schifo al cazzo, comprate la roba Nike che sennò Michael Jordan viene a casa vostra e si incazza, io vi avviso)

Bujakasha
view post Posted: 28/1/2017, 23:32 Titanfall 2, a sorpresa - Il blog del guardiano
Praticamente è un classico fantasy, però coi robottoni e le navi spaziali.

C'è l'eroe che però non sa di esserlo, Jack Cooper.
C'è il mentore che per puro caso spiegherà all'eroe tutto quello che deve sapere per proseguire la sua avventura.
C'è un compagno a cui ci ritroviamo affiancati a inizio storia, e che diventerà il nostro migliore amico, ossia BT-7274.
C'è l'Impero malvagio.
C'è il cattivone con una schiera di sgherri da eliminare uno dopo l'altro.

Titanfall 2 funziona?
Cazzo si.

Cazzo se funziona.

Praticamente è il fratello non scemo di CoD Advanced Warfare. Perchè non parte dal presupposto di avere una trama complicata, una sequela di ragioni politiche e sociali per giustificare due schieramenti che si fanno la guerra.

Noi siamo i "buoni". Gli altri sono i "cattivi".
Senza che nessuno dica nulla, senza che nessuno si preoccupi di questa distinzione. La si accetta perchè cosi è, senza troppe storie.

Funziona, il tutto, perchè le scene di battaglia sono terribilmente goduriose.
Al contrario di molti altri esponenti del genere, parecchio più famosi, qui ogni proiettile andato a segno viene percepito dal giocatore come se fosse vero. Ogni colpo che trapassa una corazza, o che fa saltare un casco, o che spezza le gambe a un robot, causa un effetto sul nemico che davvero può essere percepito pad alla mano.

E anche alla guida del Titan, solitamente (ma molto meno, purtroppo) si possono sentire i proiettili infrangersi sulle corazze dei robot nemici.
Perchè i soldati nemici diventano tipo vernice, ecco.

Un sacco di platform che onestamente non mi aspettavo e che si sposa benissimo col level-design, risvolti di trama molto ispirati, sezioni non date mai per scontate, forse qualche magagna qui e la ma nel complesso davvero non posso lamentarmi.
Certo, c'è qualche checkpoint messo a cazzo di cane (e altri messi in maniera molto, molto comoda), un paio di sezioni che costringono il giocatore a risolvere determinate questioni nel giro di cinque o sei secondi invece di poter gestire il campo di battaglia come crede, e anche una presenza abbastanza limitata di armi utilizzabili.

Però Titanfall 2 riesce a essere un FPS fuori dagli schemi classici. Certo, la storia è un unico binario a cui è stato aggiunto del platform, ma nel mezzo vi è anche il rapporto che si viene a creare fra umano e robot. Fra Jack e BT-7274.
Non dico che è strutturato bene come The Last Guardian, non dico che è profondo come in un film d'autore, non dico che è scritto in modo perfetto. Ma è bello, aggiunge quel qualcosa in più al tutto e lascia un bel ricordo.

Advanced Warfare ha parecchio da imparare dai ragazzi della Respawn, che hanno tirato fuori un coniglio dal cilindro niente male.

Ecco, forse la modalità Difficile è fin troppo facile. Tolti alcuni punti ostici per motivi particolarissimi (spazi ristretti, nemici uber powered che spawnano a un metro) mi sono reso conto che sono crepato più volte per aver sbagliato sezioni platform ed essere caduto nel vuoto, piuttosto che crivellato dai proiettili.
Ma forse perchè (e la butto li eh) qui i nemici mantengono una sorta di IA "umana" e non hanno l'aimbot fissato sul nostro culo, come invece succede nei due cugini stronzi che vendono milionate di copie.

Cioè, qui può capitare che se il giocatore è bravo a gestirsi il campo di battaglia può pure aggirare il nemico. Anche dopo essere stato scoperto.

Ma magari sono io che sono sempre troppo polemico (#credici).

Bujakasha
view post Posted: 25/1/2017, 23:59 The Last Guardian, un po e un po, senza spoiler - Il blog del guardiano
The Last Guardian è delicato come velluto, e allo stesso tempo duro come un palo di cemento ficcato su per il culo.

Non voglio perdermi in cazzate tipiche da sito specializzato, su quanto lo abbiamo aspettato (hanno, perchè onestamente ho vissuto videoludicamente sereno anche senza), chi ci ha lavorato dietro, di quale universo narrativo faccia parte.

Tha Last Guardian è delicato come velluto.

Nei panni di questo bambino ci risvegliamo dentro una grotta senza sapere come ci siamo finiti.
Tutto quello che ci è dato sapere riguarda una bestia gigantesca che dorme accanto a noi, con lance che ne trafiggono il corpo e un collare in pietra a impedirne i movimenti.

La bestia, Trico, è un incrocio fra un'aquila e un gatto (per quanto Trico richiami il nome di bestia mangia-uomini, niente mi impedirà di credere che movenze e modello di comportamento sono stati ripresi paro paro da un gatto).

Ora, permettetemi di levare la cintura, sbragarmi e dire quello ad ora mi passa per la testa, nel modo più semplice possibile. Se questa affermazione non vi andrà bene lo capirò, giuro, non ho bisogno ne necessità che la gente la pensi come me, soprattutto per un titolo come questo.

The Last Guardian è, a conti fatti, uno dei più grossi capolavori mancati della storia videoludica. E il motivo per cui non rientra fra i capolavori immortali riguarda, a discrezione di chi verrà, il suo fottuto sistema di controllo che è quel palo di cemento nel culo di cui parlavo prima.

TLG si basa non sulla scoperta del mondo di gioco. Permeato di mistero, che pone al giocatore solo una sequela di domande a cui nessuno darà risposta.
Si basa sul rapporto che si viene a creare fra noi e Trico.

E non è tipo quello di Shadow of The Colossus con Argo.
Trico ci considera con diffidenza. Si serve di noi perchè è ferito e non sa che cosa fare, e perchè noi gli procacciamo il cibo.

Ma andando avanti, stanza dopo stanza, richiamo dopo richiamo, pericolo dopo pericolo, Trico diventa quasi una parte del giocatore. Diventa un amico e un compagno.
E sembrerà stupido, ma io ho voluto bene a Trico. Sul serio.
E' una sensazione strana da spiegare, figuriamoci a descriverla. Trico mi ha salvato, mi ha trasportato, ha scalato con me pareti, rocce e torri. Ha combattuto per me e con me.
Io giocatore voglio bene a Trico perchè Trico, assurdamente parlando per quello di cui si può parlare per un videogioco, ne ha voluto a me.

Il problema è che a fronte di una direzione artistica che ho trovato magistrale vi è una direzione tecnica che più di una volta mi ha portato a invocare parole che nella Bibbia, vi assicuro, non ci sono.
Tasti che non rispondono o rispondono a cazzo di cane, telecamera che si impalla e si "spegne" non permettendo più di vedere nulla di quello che stiamo facendo, intelligenza artificiale di Trico che in alcune fasi di esplorazione fa quello che vuole, quando vuole, come vuole, e risulta scabrosamente lenta nel rispondere ai comandi quando c'è bisogno di un'azione particolare per avanzare.
Non so se è colpa della gestione travagliata, ma spero che chiunque fosse a capo di quella sezione sia stato cacciato a pedate nel culo. Ma forti, di quelle che fanno male.
Avevo la nausea quasi a dover pensare di dover litigare con un gioco rovinato da cose del genere. Ed è brutto quando vorresti arrivare alla fine di un'avventura ma sei tentato di non farlo perchè significa sessioni di nervoso.

Ora, non saprei davvero che altro aggiungere.

The Last Guardian l'ho adorato per ciò che mi ha trasmesso e per come me lo ha trasmesso. Mi ha emozionato, fatto paura, e ho provato persino gioia.
Ma l'ho detestato per il nervoso che mi ha fatto crescere, per quella sequela di cose che potevano essere fatte meglio, per certe scelte folli.

Dipende da chi lo giocherà.
Il fatto che possa piacere non rende videogiocatori migliori. Il fatto che possa NON piacere non rende videogiocatori peggiori.
Distinzione che gli stronzi di solito fanno quando si parla di Dark Souls.
Sta a voi. Potete trovare nel viaggio la delicatezza di un bambino e una bestia che diventano amici per la vita, o potete trovare nel viaggio solo la classica favola per bambini piena di buoni sentimenti del cazzo con una trama ridicola.
Non vi giudico. Ma la mia opinione è quella sopra.

Bujakasha
view post Posted: 20/1/2017, 18:59 Assassins Creed The Movie : in poche parole - Il blog del guardiano
Assassins Creed, per ogni italiano pizza mafia mandolino che si rispetti, null'altro non è che la storia di due stronzi inseguiti da Antonino Canavacciuolo, risposta delle italiche emittenti televisive allo strapotere dello Chef Ramsay. Tutto questo in un film mediocre.

E quindi basta, fine della recensione, CIA'!

no vabbè [...]

AC non è un buon film, innegabilmente, ma non è nemmeno l'emblema della merda che si legge in giro.

L'errore di chi ha diretto questa roba (e di chi l'ha scritta, soprattutto) è stato il voler creare un nuovo universo del brand che riprendesse i fatti del vecchio universo del brand, ossia quello conosciuto dai fan.
In parole spicce : prendere determinati eventi principali della serie (la Mela dell'Eden, l'Abstergo, l'Animus, il rivivere i ricordi dei propri antenati), e inserirli in un mondo narrativo creato ex novo.

Quindi, INSPIEGABILMENTE, non ci sarà più Desmond Miles ma Callum Lynch, interpretato dal Michael Fassbenderone nostro che tutti ricordano per il nuovo Magneto, ma nessuno ricorda per "Shame".

Per fortuna.

I problemi sono prima di ogni altra cosa di ritmo.
Il film annoia. Parecchio.
E per una pellicola che basa le scene d'azione su un misto di combattimento corpo a corpo/arma bianca e parkour è grave.
Parecchio grave.

I dialoghi non hanno mordente. Tolta la scena in cui viene proclamato il Credo degli Assassini ( non è uno spoiler, se pensavate non ci fosse siete ingenui o stupidi) non vi è un solo scambio di battute che rimanga impresso.
Si perde tutto in un immenso BLA BLA, viaggio nell'Animus e schiaffi volanti conditi da qualche BLA in spagnolo.

Thats it.

L'Animus rispetto alla sua controparte videoludica non dispiace, cosi come non dispiace (a me, ho sentito più di un parere che diceva facesse cadere le braccia) la recitazione di Fassbender.
Forse l'unico ispirato in mezzo a tanta, tanta mediocrità, e visti i nomi degli attori che giravano non è una bella cosa.

Sarà il progetto, sarà l'aver voluto cambiare la storia, ma AC non convince perchè la trama non riesce a essere interessante un decimo di quello che era nel gioco.

Uno può dire, "grazie al cà! Hanno avuto più capitoli per sviluppare la storia!".
Vero.
Ma se non ho afferrato male, qui si parla di una trilogia. Non ci voleva nulla per cambiare alcuni eventi e modificarli per poter sviluppare meglio certi aspetti della trama, che vive di una incredibile lentezza per QUASI tutta la durata della pellicola.
Perchè negli ultimi dieci minuti è il DELIRIO. Troppe cose, tutte insieme, senza un vero motivo, senza un vero dialogo che accompagni il tutto.

Non so. A parecchi nemmeno sono piaciuti i combattimenti, ma onestamente per quanto folli erano in linea col gioco e a titolo personale è una cosa apprezzabile.
Mi aspettavo di più, ma anche di meno, per questo sono cosi critico ma non riesco a condannarlo.

Da un titolo come AC volevo azione a palla, qualche tricchettracche scientifico che mi giustificasse i salti nel tempo e buone ambientazioni passate.
E stenta in ognuna. Soprattutto (cosa peggiore) dà troppo tempo su schermo al personaggio che utilizza l'Animus, rispetto a quello dell'antenato che dovrebbe (DOVREBBE) essere al centro delle vicende, dato che le ha vissute.

Per spiegarlo meglio, è innegabile che Altair ed Ezio fossero protagonisti dei primi due capitoli di Assassins Creed, ma è altrettanto innegabile che il terzo protagonista fosse Desmond, perchè è lui che utilizza l'Animus, è lui che compie le azioni.
Certo, si controlla l'antenato, ma Desmond è il personaggio principale nascosto agli occhi.

Nel film invece Callum è protagonista in tutto e per tutto. Senza possibilità di smentita.

E non se ne sentiva il bisogno.

Da migliorare, e parecchio. Ma non tutto da buttare.

E c'è un errore nella trama abbastanza importante che vabbe, che ve lo dico a fare (e si intende un errore secondo la coerenza interna, meglio specificarlo sennò non se ne esce più)

Bujakasha

Edited by Guardiano-Fede - 23/1/2017, 18:43
view post Posted: 10/1/2017, 21:03 Final Fantasy 15, tutti odiamo Final Fantasy 15 - Il blog del guardiano
Come da titolo.

Mi piacerebbe pensare, nel mio piccolo mondo ideale fatto di arcobaleni e pizze che fanno dimagrire, che tutti odiamo Final Fantasy 15 a prescindere dalla sua classificazione come genere.
Perchè che ci crediate o meno, molti si scannano su altri per il semplice fatto che lo chiamano "GDR", o "JRPG", o "Action GDR".
Costoro, questi imbecilli, poi enunciano uno per uno i titoli che hanno giocato a supporto della loro tesi.

Beccandosi talvolta, e giustamente, dei "MASTICAZZI" di dimensioni bibliche.

Perchè il vero motivo principale per cui tutti dovremmo odiare questo FF non è nel suo gameplay, onesto e se proprio devo ammetterlo anche abbastanza divertente.
Seppur con le sue magagne.
Il problema è quella storia da quattro soldi che ci hanno ficcato sotto.

Tentiamo di fare un poco di chiarezza. Per bontà divina scriverò come inizia e alcune mie perplessità in merito, acquisite anche dopo aver visionato Kingslave in blu ray, ma non una parola troppo spoilerosa sul finalAHAHAHA.

vabbe [...]

La trama si svolge nel mondo di Eos, e la maggior parte dei territori sono controllati dall'Impero di Niflheim grazie alla sua potenza militare.
In buona sostanza, il potere acquisito grazie a cinte e bastoni, lame e bomboni.

Niflheim però, ghiottona, vuole anche il Regno di Lucis. Che come il celeberrimo villaggio dei galli resiste grazie alla MAGIA.
Suddetta magia scaturisce sia nel cristallo dotato di poteri mistici che protegge il regno stesso, sia nella PANOPLIA, ossia (tenersi forte) nella capacità di evocare dal nulla le armi.

Tutte. Le fottute. Armi.

Nonostante questo, Lucis sta perdendo la guerra.

Quindi, abbiamo da una parte gente dotata di mitra, e dall'altra un Re che può insegnare ad altra gente (o perlomeno cosi mi è parso di aver capito) ad evocare qualsiasi arma gli venga in mente. Lancia, spada, scudo, pistola ecc ecc.
Ora, qualche testina di merda dirà "hihihi labbomba nucleare! hihi".

Ecco, hai vinto un mappamondo e ora levati un attimo dal cazzo che i grandi devono parlare, dai, aria.

Dicevo, uno dei due schieramenti può contare su questa Panoplia e su un cristallo magico che funge da impenetrabile campo di forza, e stanno perdendo la guerra.

Cioè.
MADDAI.

Eos è protetto dai Siderei, i Siderei risiedono nel fottuto frammento del fottuto cristallo, in loro vece agisce la Sciamana, la Sciamana in questo gioco è una big gnocca ventenne bionda occhi azzurri che può guarire con l'imposizione delle mani come Gesù Cristo ed è promessa in sposa a (colpo di scena) il principe Noctis, protagonista di questa storia, figlio di Re Regis del Regno di Lucis.

Seguiranno casini.

Vi siete persi? Se la risposta è si, nessun problema, è il male minore.

Perchè FF15, dall'inizio alla fine, non ha un solo momento di trama atto a coinvolgere chi guarda.
Tutto passa davanti talmente stancamente che seguire la quest principale annoia dopo circa un minuto.
E sinceramente, di tutta la quest principale, salvo si e no l'ultima parte, quella che precede il colpo di scena (assolutamente intangibile a livello emotivo) che immette all'ultimo scenario.
Quella parte strutturata in Horror Style, con luoghi bui, chiusi, con guardie da cui non dovremmo farci trovare ricorrendo anche allo stealth (fatto molto, ma molto male).
Inseguiti da un nemico invincibile che non possiamo combattere e che ci costringe a fuggire.

Ecco, quel punto potrà non fare paura a molti, ma a titolo personale me ne ha fatta. E pure parecchia.
Non amo gli horror, non amo i temi horror. Non mi piace giocarli e anche guardarli mi infastidisce lievemente. Però quella parte li, seppur detestandola, l'ho trovata parecchio ben fatta.

A una trama di una pochezza unica e condita di buchi neri allucinanti che non verranno spiegati nemmeno sul finale, aggiungiamo un villain che risulta essere l'unico personaggio dotato di una caratterizzazione adeguata al ruolo che ricopre.

Il cattivo di turno HA una motivazione, HA uno scopo, HA un piano ed è spinto da qualcosa.
Mi hanno detto che non basta per farlo diventare COSI cattivo. Per me, per quello che si scopre (poco, non vorrei dare l'impressione che davvero questo titolo abbia una storia da raccontare) procedendo, è pure una cattiveria limitata.

FF15 parte col botto, dalla fine di tutto e dalla notte senza fine, per terminare in quel luogo dove nessun altro FF aveva mai osato spingersi, per ovvi motivi. Quel finale, con quei buchi (dovuti a tagli, ritardi, che ne so), con tutto quello che non è stato raccontato, non va bene.
E non va bene oggi, ne domani, ne mai.
Potete giustificarlo, strapparvi i peli del cazzo, bruciare crocefissi.
Un finale e una storia scritti e fatti male. Con colpi di scena assenti, o assolutamente prevedibili, o addirittura NON CAPIBILI, perchè in un paio di punti ciò che si vede non era chiaro al 100% e solo la guida durante i caricamenti fra un capitolo e l'altro è riuscita a dissipare dei dubbi.

Male, male, male.
Se si è aspettato dieci anni per questo, spero davvero di non dover mai vedere Kingdom Hearts 3.

****

E passiamo al gameplay.
Un action GDR che getta le basi per quello che sarà FF7 Remastered e i successivi FF in generale.
Funziona abbastanza bene, non fosse per
- telecamera che negli spazi stretti impazzisce e negli spazi aperti pregate qualsiasi divinità non si incastri in un albero, altrimenti giu bestemmie;
- il calcolo del danno. Nemmeno salendo di 30 livelli più del nemico e sfruttando le sue debolezze riesco a gestire bene alcuni scontri.

Li dove ammancano di Punti Vita o valori Attacco e Difesa, i nemici di FF15 fanno BRANCO.
Risse 4 VS 10/ 15 / 20, in questo gioco al massacro e allo spreco di oggetti curativi.
Bello le prime volte, dopo il centinaio inizierete a guardare un film mentre affrontate i Dungeon. Che tanto chissenefrega delle solite frasi di rito o delle solite musiche che si ripetono. Vi sfido a trovarne UNA che possa pulire le scarpe ad alcune sentite in merdate come FFX-2.

Poche armi. E dico POCHE ARMI CAZZO.
Una volta FF era sinonimo di comprare equip, sperimentare oggetti, combinazioni, o semplicemente di ricercare l'arma più forte come si incontrava una nuova città.
Dragon Quest è sempre stato maestro in questo.
Invece qui nulla, sempre le solite armi del cazzo, sempre quelle, mai niente di nuovo.
Ad un certo punti compravo roba solo per non vedere nessuno zero nell'inventario, tanto usi sempre le stesse cose per tipo decine di ore. Poi ne trovi un'altra, gioisci come un bambino per accorgerti che non fa alcuna differenza o quasi. Tutto questo per boh, quattro volte.
A meno che all'inizio non trovi lo spadone infuocato. Quello fa i culi a strisce per un paio di livelli.

Sub quest poche, noiose, che richiedono sempre la stessa cosa. Fai la foto, ammazza il mostro, trovami questo. Però non malaccio, ho avuto modo di guardar finire qualche serie TV che avevo ferma da tempo.
Mostri gestiti a cazzo di cane come in FF13 tra le altre cose. Ne hanno creati una trentina, e poi riutilizzati cambiando livello, nome e abilità. Forse sperando che nessuno se ne accorgesse.

Non salvo nemmeno il sistema abilità, talmente lungo e impossibile da finire da non meritare attenzione sul lungo andare.

L'unica cosa, L'UNICA COSA che voglio salvare davvero, sono le abilità dei personaggi e quella sorta di "quotidianità fantasy" che sembra respirarsi dopo tot ore.
La world map, con le sue missioni, con le sue cose da fare, anche con la sua vita (perchè indubbiamente presenta qualche zona dove pare esserci vita) danno come la sensazione che tutto questo non sia la solita missione in cui bisogna salvare il mondo, ma bensi quattro amici stronzi che fanno un viaggio, che dormono fuori, che cacciano qualche demone insieme.

Se FF15 fosse stato un simulatore gestionale GDR con sub quest senza una vera trama principale tranne il "SOPRAVVIVI", e se non si sarebbe chiamato Final Fantasy, probabilmente sarebbe il mio personale gioco dell'anno 2017, tanti saluti e baci a casa caro.

Invece come FF fa pietà. Come gioco si salva, ho provato roba molto, ma molto, ma MOLTO peggiore.

(se siete arrivati fino a qui potete considerare questo titolo come meglio vi aggrada. Anche un 9, in quella scala valutativa infame che sono i voti. Per me è da prendere chi lo ha fatto, schiaffeggiarlo fino a perdere l'uso delle mani e poi mettersi al lavoro su un vero gioco di ruolo, o JRPG o chiamatelo come cazzo ve pare. Perchè questo ne è giusto l'ombra, e pure parecchio sbiadita)

PS, sogno un episodio della saga dove le Summon siano utili e richiamabili a comando senza finire il gioco in ciabatte, tipo FF9. Ma tanto so che morirò prima di poter vedere una cosa del genere, assistendo agli scempi degli ultimi anni.
Perlomeno qui non c'è Odino che si trasforma in una moto da corsa.

Bujakasha
view post Posted: 4/1/2017, 17:30 GAVTeam ne "Una partita finita male", p1 - Il blog del guardiano
Nel mentre sono vicino a finire FF15, per quanto riguarda la storia principale, ecco qui l'ultima fatica di quei birindelloni dei GAV Team.

Comunque i toni Noir mi piacciono tipo tantissimo, quindi anche se in chiave ironica questo video mi piace tantissimo (e se volete un tema sul Noir in chiave ironica sappiate sempre che esiste quella meraviglia del primo Una Pallottola Spuntata)

view post Posted: 31/12/2016, 14:40 Game Over 2016 - Il blog del guardiano
Questo solitamente è il giorno dell'anno in cui apro qualcosa di terribilmente gassato e che fa un male che mammamia, guardo fuori dalla finestra il desolante paesaggio di uno sperduto paesino in provincia piemontese, mi faccio una domanda e di contro, sarei anche tenuto a darmi una risposta.

Il 2016. E' complicato.

Il 2015 fu un'annata disastrosa, con piccoli acuti decisi, con quell'aura di speranza che poi niente, non va, direbbe Piccinini.

E in questi 365 giorni, inutile starci a girare attorno, la voglia di giocare è scemata in virtù di altri interessi.
Che purtroppo, almeno fino a dicembre quando poi tutto è tracimato, non comprendevano la lettura. Quindi ho comprato e tenuto sul comodino svariati libri, di cui alcuni ancora da iniziare. Che poi c'è Lucca, la Fiera del Libro, poi esce il nuovo romanzo a fumetti di quel disegnatore bravo, poi manga e le serie che seguo ecc ecc ecc.

Sto divagando come al solito, ma tanto ormai è abitudine.

Quello che mi ha fatto abbastanza terrore, facendo due conti, è l'incapacità di potermi godere qualcosa che non presenti niente più che un buon gameplay, se non accompagnata in una maniera qualsiasi da una storia in sottofondo.
"Accompagnata in maniera qualsiasi", nel mio cervello, significa che mentre giocavo quel centinaio (e più) di ore a Pro Evolution, mi spaccavo di qualsiasi serie TV che riuscivo a iniziare su Netflix.
Quindi, fra una bottiglia e una baldracca, e una baldracca e una bottiglia (citazione dovutissima, ciao Bud, sei stato un grande) capitava di finire Daredevil, di rewatchare Lost, Luke Cage, Death Note.
Seven deadly Sins. Prison School.

E mi fossilizzavo su Pes. Mesi a fossilizzarmi su Pes.
Perchè non cercavo più quei giochi divertenti e basta.
Cercavo i "Life is Strange", i "Gone Home". Gli Uncharted. Qualcosa che stimolasse l'intelletto in maniera particolare o che perlomeno visivamente fossero talmente godibili da non farmi accorgere che quello che stava sotto era già visto/non di cosi alto livello.

E intendo a livello di sceneggiatura nella trama, diciamo. E lo dico solo per Uncharted,

Poi andando avanti, e parlo dopo l'estate, è capitato di iniziare una quotidianità che non permetteva di giocare molto, e quel poco che passava non prendeva nemmeno a pagarlo oro. E intendo UFC2, o Pes 2017, o Dragon Quest Builer.

Credo sia un periodo complicato infilato dentro un altro periodo complicato. La cosa più bella è FF15, che zitto zitto è arrivato a 50 ore di gioco senza stancarmi, per il momento. Per quanto non capisco come cristo venga calcolato il danno fisico inferto.
Deve essere un punto comune fra tutti i giochi di ruolo O SIMILI sperimentati ultimamente. Passerà.

O forse no.

Ovunque siate e qualsiasi cosa stiate facendo, passatevela bene.

Bujakasha
view post Posted: 29/12/2016, 18:38 Top, Flop, e cisiamoandativicino 2016 - Il blog del guardiano
Fine dell'anno, faccio i conti con me stesso e con quello che ho giocato.

Ho giocato poco, ma molta roba buonissima e qualche merdata.

In poche parole, come e soprattutto perchè alcuni titoli hanno vinto il mio personale premio annuale, o ci sono andati vicino.

Se non vi sta bene, vi ricordo che nessuno mi paga, che non lavoro per nessun giornale e che la X rossa la in alto non morde. Oppure potete farmi notare il vostro punto di vista in maniera garbata.
Oppure potete andarvene affanculo e basta.

******** Miglior Gioco 2016 ********

- Stories, The Path of Destiny.

Ah, Stories.
Che cesso di gameplay.
Ecco, se mi avessero chiesto un parere a caldo finita la prima run, avrei declassato questo titolo a cagata da quattro soldi, raccontata in modo simpatico ma niente di che.
Arrivato a capire il gioco nella sua interezza, non ho potuto fare altro che assegnarli il premio per direttissima.
Perchè è vero, Stories non va nemmeno vicino all'essere un tripla A e presenta lacune e carenze piuttosto pesanti. Non ci sono poi questi gran presupposti per vederlo spiccare fra titoli ben più meritevoli.
Ma tratta la storia con un'eleganza, una delicatezza, una simpatia e soprattutto in una maniera veramente poco usata nel panorama odierno che davvero mi hanno sorpreso.
Il finale "perfetto" poi è da applausi. Una storia adulta, che non si appoggia su filmati spaccamascella o su un gameplay raffinato, ma che grazie alla sua simpatia porterò sempre con me.

ALTRI CLASSIFICATI MIGLIOR GIOCO DELL'ANNO.

- Uncharted 4 : voci dicono non sia questa l'ultima avventura di Drake, ma spero vivamente di si. I quattro episodi principali formano una storia pazzesca, che tiene col fiato sospeso dall'inizio alla fine, e soprattutto si pone davvero la chiusura sulle vicende di Nathan. Gameplay pazzesco, grafica e ambientazione pazzesche, ho avuto da ridire per alcune scelte legate alle fasi platform e alle poche fasi shooting puro (almeno per me). Sfiora il premio solo perchè, onestamente, da Uncha 4 mi aspettavo la perfezione o quasi e l'ho avuta. Nessuna sorpresa. Suonerà assurdo, ma che ci volete fare, oh.

- Life Is Strange : ah, Maxime. Forse per un attimo solo, nonostante sia un personaggio videoludico inesistente, americano e di quasi dieci anni più piccola di me, mi ha quasi fatto innamorare. Uno di quegli amori finti da ragazzini per i personaggi femminili dei cartoni.
Che bella cosa, la pazzia mentale.
Cazzate a parte, LiS offre una storia adulta, un mistero che si scopre agli occhi dello spettatore piano piano, una cura quasi maniacale nello sviluppo del mondo attorno a noi e un pessimo, PESSIMO finale. Porca troia quanto è brutto, inutile, e che ti taglia le gambe. Non ci volevo credere. Liberi di farvelo piacere, liberi di considerarlo buono, o ottimo per quanto visto, ma per me rimane inutile e per questo motivo, più di tutto il resto, Life is Strange non ha sorpassato Stories e Uncha 4.

- Gone Home : capolavoro. Peccato che sia una lunga e riflessiva camminata in una casa, e che la rigiocabilità praticamente tocchi lo zero. Gone Home parte da un presupposto magnifico, a cui da un'ambientazione magnifica a cui aggiunge una storia MAGNIFICA. Ma troppo poco, per quanto meraviglioso, per portarlo in cima.

******** Peggior Gioco 2016 ********

- Fallout 4
Eh niente, io ci ho provato a farmelo piacere. Con tutto me stesso.
Poi sarà che la storia si è capita tipo parecchio prima della fine, sarà la quantità folle di nemici che trovavo ad ogni dove, sarà che ho provato a esplorare parecchi luoghi ma oltre che sprecare munizioni non concludevo nulla, sarà che come già detto in fondo a me della Bibbia di Fallout importa una gran sega.
Compro il gioco, gioco al gioco per quello che è.
E Fallout 4 per me è il peggiore che ho giocato nel 2016. Mi ha preso poco, mi ha stancato, non mi ha divertito quasi mai e anche quel poco di esplorazione che ho fatto volentieri era rovinata da ghoul, o supermutanti, o predoni. Dove non colpivano loro, arrivavano i bug.
Quella poca voglia che potevo avere, dopo Fallout 3, di giocare il prossimo capitolo, mi è stata succhiata via con questo. Grande Bethesda, continua cosi.
(EXCURSUS : il fatto che per voi Fallout 4 sia il gioco della vita è e rimane un problema vostro. Se avete un altarino in casa con sopra tutti i capitoli, con la Bibbia, con ogni gadget, maglietta, vibratore anale, è un problema vostro. Mi arrogo il diritto di farmi piacere o meno qualsiasi videogioco, libro, film o fumetto presente sulla faccia della Terra)

ALTRI CLASSIFICATI PEGGIOR GIOCO DELL'ANNO

- No Mans Sky : anni di attesa per un universo gigantesco e vivo, e alla fine abbiamo avuto un enorme universo vuoto con un reward finale fra i peggiori di sempre. Non sto a dirvi cosa troverete al centro dell'universo perchè per quanto posso saperne tramite patch possono pure averlo cambiato, ma scoprirlo mi ha fatto abbandonare il titolo. Questo, e la monotonia delle azioni possibili da svolgere (a cui comunque avevo già pensato).
Se sarà migliorato in futuro ben venga un'altra possibilità, fino a quel momento ALLA LARGA.

- One Piece Pirate Warriors 3 : avete rotto il cazzo voi e la vostra incapacità di fare un Musou che non faccia venire voglia di suicidarsi dopo due ore.

- Everybody Gone to Rapture : troppo, troppo, troppo, troppo, troppo, troppo, TROPPO lento, cazzo. Ma possibile che nessuno durante il test game si sia reso conto di quanto fosse LENTO? E mi dicono che prima della patch correttiva (quella cui ho avuto fortuna di usufruire) era pure peggio. La storia è simpatica ma personalmente cade in un pastrocchio complicato di eventi, nomi e fantascienza da quattro soldi. Ambientazioni bellissime, però.

***************

Dark Souls 3 è fuori concorso perchè il pubblico videoludico mi ha fatto venire a schifo la vita. Fottetevi.

Bujakasha
view post Posted: 29/12/2016, 13:58 Yankee '46 - le opinioni senza spoiler - Il blog del guardiano
(Prima di iniziare, qualche piccola premessa, che mi sembra corretto e doveroso dato che l'internet, e la gente in generale, tende sempre a leggere dieci parole e capirne una, e male.

- Nessuno mi paga. Per quanto questo concetto possa sembrare assurdo e incomprensibile, non esiste anima viva che per la mia opinione è disposta a sganciarmi dei soldi. Tantomeno è disposta a sganciarmi dei soldi per un'opinione positiva o negativa su qualcosa. Ci perdo in potenza di fuoco pecuniaria, ma in fondo a me stesso è anche meglio cosi.

- Il mio rapporto con il calcio, protagonista vero del libro che vorrei esaminare in questo ammasso di inutili parole, è il medesimo che ho con un buon amico. Non venero il calcio come un Dio, e nemmeno lo tratto come una puttana di strada. Mi ci diverto, mi fa incazzare, solitamente mi appassiona. Ma la disciplina che porto nel cuore è semplicemente un'altra.

- Per quanto io sia amico dell'autore stesso del libro, per quante serate in dei pub possiamo aver fatto, per quanti possano essere gli anni che ci conosciamo, questo non pregiudica la mia capacità di giudizio. Anche perchè troverei veramente triste definire meritevole un lavoro che, semplicemente, non lo sia

Lieto di aver dato risposta agli interrogativi dell'internet più ricorrenti, dopo "sesso gratis porno video HD cugina succhia" )

*******

Allora, partendo dalla premessa già elencata nei FAQ, conosco l'autore di "Yankee '46" e avevo già avuto modo di leggere la sua prima opera letteraria, ossia "Crvena Zvezda".
Un buon libro, che mi era piaciuto nonostante qualche svarione in termini di chiarezza in quello che si parava davanti al lettore, ma un buon libro. Che partiva dalla premessa del "What If....", dal classico "cosa sarebbe successo se..." che tanto ci piace e che al cinema spopola poco, e solitamente spopola pure male quando capita (tipo Indipendence Day, che magari una volta pure era bellino ma a guardarlo adesso è brutto che mammamia).

Questo dovutissimo maniavantismo sta nel fatto che anche in questo libro si tratta di un "What If", si tratta di calcio, e si tratta di più storie.
Il mio errore, e me ne renderò conto solo in seguito con mio grosso pentimento, è stato quello di approcciarmici come un romanzo normale. Quindi un protagonista, o più, una storia in sottofondo e i classici casini che sarebbero intercorsi fra l'inizio dell'avventura e la sua conclusione.
Sbagliatissimo.
Yankee '46 vuole essere, a conti fatti, una puntata mai andata in onda di "Storie Mondiali", per trattare un Mondiale di calcio che mai è stato giocato.
Un obiettivo arrogante, parecchio arrogante (e chi conosce Federico Buffa e il suo modo di raccontare le cose, lo capisce bene) che funziona.

E lo ripeto, FUNZIONA.

I toni, le curiosità, anche i tempi con cui le vicende si susseguono, o iniziano, o di colpo cadono addosso al lettore. Se avete un narratore mentale che legge quello che è scritto su pagina, e io spero lo abbiate perchè altrimenti non capisco come facciate a finire dei libri, la voce dello stesso Buffa vi terrà compagnia per tutte le 188 pagine.
Che non è sminuire l'autore, anzi. In un panorama sportivo come il nostro, dove chi racconta di calcio o affini in modo elegante è purtroppo numericamente inferiore a chi invece parla specialmente alla parte più becera del tifo, c'è bisogno di cose come queste.

Sto svarionando.

Prima i pro, poi i contro. Che sennò una va subito a leggersi le cose che non vanno bene e tutto quello che ci sta di buono lo perdiamo in un mare di pigrizia.

*** PRO ***

Come dicevo, lo stile di scrittura. Capace di tenere incollati, di far appassionare, di lasciare anche un attimo col fiato sospeso.
Di non annoiare mai, nonostante i racconti di viaggi impensabili oggi ma che settant'anni fa erano semplicemente la norma e una formazione poteva impiegare un mese o più per andare dall'altra parte del mondo.

Eppure, all'inizio, il libro non mi convinceva. Ho troppo la testa su letture più "leggere" (dove per leggere intendo tipo manga, roba da arresto e processo per direttissima, come direbbe qualcuno), e mi aspetto una narrazione impostata in un certo modo.
E i primi capitoli li tiro via abbastanza stancamente.
Ma poi arrivo alla presentazione delle squadre.
Sedici formazioni di cui ho voluto sapere tutto. Ed è capitato non solo di emozionarmi con il Grande Torino, ma anche per Ed Valentine e i fratelli Souza, della Bolivia dei "The Strongest", della Corea di Kim Yong Sik.

Ma oggettivamente, OGGETTIVAMENTE, quanto pensate che possa fottervi di giocatori che probabilmente mai avete sentito, che mai potete aver visto da nessuna parte, e che mai avreste sentito nominare senza questo libro?
Yankee '46 riesce nell'intento di farveli prendere a cuore. Perchè ognuno ha la sua storia.

E riallacciandomi al colpo di fulmine avuto dopo le squadre presentate.
Ho letto tutto d'un fiato ogni fase del torneo. Ogni partita degli ottavi, poi dei quarti, semifinale e finale. Ho trovato qualche riferimento a Storie Mondiali abbastanza ovvio (lo sapevate quanto hanno di battito cardiaco i brasiliani quando sono esagitati? 60. Ve lo dico io. E sapete che cosa intende il termine Maracanazo? Questo però ve lo andate a cercare), e mi sono persino appassionato a uno degli incontri disputati.
Emozionato, esatto. Leggendo un libro.
Che bella cosa il calcio.

Ho riso parecchio per un fatto accaduto prima di una certa partita (perchè oh, le code vanno rispettate) e ho persino trovato assurdo un qualcosa che ha fatto un CERTO portiere, ma come ho detto più volte, niente spoiler e queste cose non sarò io a rivelarle, dato che non pregiudicano l'opera finale ma al contrario la valorizzano.
Nel mezzo, una bella favola, e mi sono persino andato a documentare su alcuni dettagli che non conoscevo, tipo la reale esistenza di un certo Charles H. Bonesteel e la reale esistenza di una Negro League.
La Negro League. Assurdo.

*** CONTRO ***

L'idea, ossia il voler dare una forma reale, contestualizzata, a un Mondiale mai esistito per colpa della guerra, è di per se molto bella.
La realizzazione però, e credo oggettivamente, non è adatta a tutti.
Mancando una vera e propria "storia", come in un romanzo qualsiasi, agli occhi di un profano può presentarsi come una serie di eventi, fatti, luoghi, date e nomi che fanno perdere interesse in fretta.

A chi non mastica calcio Yankee '46 difficilmente potrà fare effetto. Ma non per limiti dell'autore, o del lettore stesso.
Semplicemente perchè a parer mio si rivolge a un pubblico già di per se particolare (il tifoso medio non sa nemmeno cosa sia, un libro) a cui viene sommata una particolarità ancora più grande (un fatto accaduto settant'anni prima dei giorni nostri).

Il non riconoscere praticamente nulla del mondo in cui si svolge il tutto, il non avere quell'effetto nostalgia che all'italiano piace molto, il non poter associare ricordi a una vittoria, sconfitta, a un giocatore che compie una determinata azione, contribuisce a far perdere interesse.
Certo, c'è l'Italia del Grande Torino, ma non è un romanzo su quei giocatori. Non si parla di loro e basta, non sono loro al centro delle vicende. Il tifoso medio non avrà fra le mani un libro che parla di Sentimenti IV, Rigamonti, Rava, Parola, Mazzola.
E' un contesto più ampio, è una serie di avvenimenti più ampia, con buone dosi di politica, cuore, e soldi nel mezzo.

E questa cosa, oggettivamente, non può piacere a tutti.
Di fatto, forse è l'unico punto su cui ho avuto da ridire. E il peso glielo può dare chiunque legga queste righe.

*********

Yankee '46 è una bella storia, con l'unico difetto a parere personale di essere ambientata in un'epoca calcistica ormai quasi dimenticata e di cui rimane poco o niente ai giorni nostri.
I fatti, le vicende e il susseguirsi degli eventi dentro e fuori dal campo sono inseriti in un concetto di quotidianità ormai preistorico, se visto nel 2016, ma raccontato magistralmente e con una cura ai dettagli che mi ha lasciato sorpreso.
Alcune partite e alcuni giocatori vengono gestiti molto bene e permettono a chi legge di potercisi addirittura affezionare, nel percorso che conduce alla Coppa.
Che provateci voi. Non è facile, ma proprio manco per il cazzo.

(EXCURSUS PERSONALE : dopo aver letto i primi due capitoli mi sono ritrovato con Varrecchione a bere una birra in un pub. Qui gli ho detto che il libro non era male, che non mi stava molto prendendo ma che mi impegnavo a leggerne almeno un capitolo al giorno.
Vista la durata dei capitoli, mi sono sorpreso a posteriori di come si sia trattenuto dal non sputarmi in faccia, ecco)

Bujakasha

Edited by Guardiano-Fede - 29/12/2016, 18:01
view post Posted: 18/12/2016, 18:20 Stories, The Path of Destinies - il Game of The Year 2016 - Il blog del guardiano
Spiegare come mi sono approcciato per la prima volta a Stories e perchè lo ritengo il miglior gioco di questo 2016, nonostante Uncha, Fallout, Dragon Quest Builder, Deus Exx ecc ecc, è presto detto.

Da lui non mi aspettavo nulla. Ma nulla davvero.
Preso a zero dal Plus, iniziato a giocarci e subito mi pareva il classico action da quattro soldi, sviluppato da un branco di disperati, che avrei abbandonato dopo circa tre stage, un paio di morti casuali e nessuna sorpresa.

Invece, come tutte le belle storie (Oh-oh-oh, minuscolo, perchè non faceva cosi ridere) le sorprese sono subito all'inizio.

Una voce narrante ci presenta Reynardo. Un pirata spaziale volpe che si ritrova in un villaggio attaccato dai soldati imperiali del Re, ossia uno stormo di corvi soldato, e che ha come obiettivo l'unirsi alla Ribellione per porre fine alla guerra.
Avrei voluto dirne di più, ma purtroppo già dallo stage che funge da Prologo e Tutorial mi rendo conto che si potrebbe spoilerare cose a caso.
Quindi meglio lasciare cosi.

Partendo dalla voce narrante, geniale la scelta non solo di far raccontare quello che accade come se si stesse leggendo un libro, ma anche (credo, ma dovrebbe essere cosi) di fargli doppiare qualsiasi personaggio presente nella storia.
E' come stare ad ascoltare qualcuno leggere un bel racconto. Molto inusuale ma molto poetico. E soprattutto buffo, dato che la storia stessa e molti intermezzi sono volutamente comici o semplicemente senza un vero senso logico all'interno della trama.
Invece di riempire l'azione di mille cutscene inutili, può capitare che dopo aver ucciso un corvo la voce dica : <<bam! Benvenuto sulla Terra! - Reynardo disse cosi dopo aver colpito un nemico con un pugno. Lo aveva letto in un romanzo, ma non ne ricordava il titolo>>

Ed è una citazione a Indipendence Day GENIALE, cazzo.
E poi Titanic, le battute sulle piattaforme mobili, e chissà quante me ne sto dimenticando.
Annoiarsi con la narrazione è impossibile, a patto di amare quel pizzico di follia che rende un videogioco ancora più bello, se inquadrata bene.
E qui è inquadrata benissimo.

Poi il gameplay.
Attacco e parata sono assegnati al tasto quadrato. Quando un nemico sta portando un colpo, premere quadrato nella sua direzione blocca qualsiasi cosa stiamo facendo e si trasforma in parata automaticamente.
E' semplicistico? Abbastanza. E con un poco di pratica rende gli scontri molto semplici, anche se l'inculata assicuro che è sempre dietro l'angolo. Ma è funzionale e non intasa la testa con mille combo, o mosse speciali, o dorsali che fanno altri attacchi.
Un tasto attacca e lo stesso tasto para. Gli altri sono assegnati a mosse particolari da poter usare anche nel mondo di gioco o all'apertura dei forzieri. Una semplicità disarmante.

Anche le abilità da poter sbloccare salendo di livello mi sono sembrate assolutamente in linea con il gioco. Non rendono niente più complesso ma lo semplificano, non danno al giocatore cento nuovi modi per affrontare uno scontro in modo da annoiarlo e portarlo a scegliere sempre lo stesso, ma altresì fanno in modo da levare grattacapi, permettendo duelli più rapidi e facendo preoccupare solo dei nemici che si hanno intorno.

E infine la trama.
Tolto quel pizzico di follia cui accennavo prima, la trama è il classico fantasy con l'eroe-per-caso che deve salvare il mondo da un cattivo dotato di un enorme potere.
Ma in mezzo a tutto questo ci sono i bivi. La storia può portare a 24 finali "imperfetti", con 4 di questi che serviranno a sbloccare un finale "perfetto" più alcuni The End fuori numerazione.
E se alla fine della storia le cose non sono andate come si sperava, si può ricominciare con la conoscenza di quello che si è già compiuto.
Sono ben conscio che qualcuno potrebbe pensare "che cagata, Heavy Rain lo ha fatto ben prima, e chissà quanti altri giochi". Ma purtroppo è una questione che si può capire solo giocando.

Peccato per i bug, alcuni da niente (fondali e pavimenti che scompaiono) ma altri molto fastidiosi, come piattaforme irraggiungibili che costringono a ricominciare i livelli, nemici che si incastrano e che sono impossibili da colpire nonostante siano a portata, e parecchi rallentamenti che onestamente non capisco.

Ma ci si passa tranquillamente sopra.

Stories, The Path of Destinies riesce a mescolare una trama adulta ma a tratti folle, con un protagonista Eroe per Caso assolutamente perfetto e con la possibilità delle scelte multiple che rende tutto rigiocabile parecchie volte, con un pizzico di ovvia noia data dalla poca varietà delle mappe (ma che onestamente chissenefrega).

Questo è il mio Game Of the Year, in barba a Uncha4. E se potete giocarlo fatelo in fretta.

Bujakasha
view post Posted: 15/12/2016, 18:57 Deus Ex Mankind Divided - Pace Fatta - Il blog del guardiano
Deus Ex Human Revolution non mi era piaciuto.

Un enorme e immenso casino fantascienzopolitico dove un tizio, Adam Jensen, finiva lanciato contro un muro/finestra/non ricordo dopo l'attacco terroristico fatto all'azienda per cui lavora.

Gli installano un secchio di protesi cibernetiche che lo rendono più macchina che uomo, e dovrà scoprire che cosa è successo.

Come detto, non mi era piaciuto per qualche motivo nemmeno troppo sottile.

Il più stronzo era l'assurdità legata alla scelta del modus operandi durante il corso dell'avventura.
Vogliamo essere silenziosi invece che sparacchiare a destra e a manca? (che se manca a manca, manca a destra poi).
Benissimo.
Pompiamo le abilità relative e continuiamo.

Peccato che ci fossero le boss fight. Che senza gli adeguati potenziamenti legati all'albero delle abilità di combattimento, erano un dito in culo di proporzioni bibliche. Ma davvero bibliche.
E secondo punto che non mi era andato giu, ma qui si tratta di una piccolezza tutta mia personale, c'era la questione "batteria di Jensen".
Le azioni speciali richiedevano tot carica per essere fatte. Benissimo. Peccato che non si poteva ricaricare autonomamente, ma servivano specifici oggetti.
Che della serie, vai in culo. Non starò mai a recuperarli o comprarli. Gioco senza.

Mankind Divided lo inizio con tutte le paure del caso e già all'inizio temo mi ci perderò. Nomi, date, fatti, luoghi, avvenimenti. Si perde tutto in un marasma confuso MA che piano piano si dirada rendendosi più chiaro.
Più chiaro perchè capisco la storia sotto, non perchè la mia memoria mi permetta di ricordare chi cristo è Gavlinchenko nominato nella missione 2 dal capo ecc ecc ecc che mio padre al mercato comprò.

Prendo un tizio, lo associo a buono/cattivo. Profit e stacce, soprattutto.

Risolta la piccola magagna della batteria (adesso non si consuma tutta una parte in una fiammata decisa ma poco a poco, rendendo più accessibile la questione) e soprattutto risolta la questione Boss Fight (con le mie scelte ne ho fatta una, e ci stava) mi sono reso conto, spaventandomi, che non riuscivo a smettere di giocare.

DEUS EX NON VOLEVA FARMI SMETTERE DI GIOCARE.

Lo scrivo maiuscolo perchè persino io stento a crederci.
A ogni potenziamento, a ogni missione, ogni volta che esploravo un luogo, o dovevo ricaricare e ricaricare per rifare cento volte un punto cosi da non far scattare nessun allarme, ecco che partiva l'embolo del "ancora una partita e poi stacco".
E magari staccavo ore dopo.

Le missioni secondarie sono molto più interessanti che nel primo, e a primo impatto offrono anche più soluzioni di trama rispetto al primo. E poi Praga.
Praga è meravigliosa da esplorare, seppur coi suoi limiti.
Se una buona parte del gioco la fa la storia, e un'altra buona parte il gameplay, è innegabile che questa città piena di profughi e polizia metta il vestito buono a un signor gioco, rivelazione di questo 2016 che pensavo non avesse davvero nulla da offrirmi di più.

E sia chiaro, probabilmente se questo stesso mese il Plus non mi avesse regalato quello che a conti fatti rischia di essere il Game of The Year 2016, probabilmente lo sarebbe diventato.

Deus Ex si è fatto giocare in modalità stealth veramente bene, ha sempre qualche magagna legata a scelte insensate in alcuni punti della storia, un sistema di collisioni muri/oggetti ballerino (e in una missione secondaria ho tirate parecchie madonne per questo) e lascia aperta la porta a un sicuro prossimo capitolo che ad ora voglio giocare.
Sul serio.
E non mi sono mai rotto il cazzo. Non ho mai pensato "ma quando finisce", ne ho tentato di fare delle sezioni a cazzo di cane solo per finirle prima.

Mi ha divertito.
Non è il gioco che fa per me, ma mi ha divertito.

Bujakasha
view post Posted: 7/12/2016, 22:23 GAVTeam ne "Netflix we Love You" - Il blog del guardiano
Mi sono reso conto che ho tipo una lista infinita di roba da vedere su Netflix, ma ho tipo paura a iniziarla perchè se poi mi ci affeziono e non ho idea di quando continua mi devo suicidare.

Sono veramente uno stronzo

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