South Park : Bastone della Verità + Scontri Di-Retti

« Older   Newer »
  Share  
Guardiano-Fede
view post Posted on 23/1/2019, 13:09 by: Guardiano-Fede

Member

Group:
Administrator
Posts:
713

Status:


Può uno che non ha praticamente la benché minima conoscenza dell'opera originale parlare liberamente di due videogiochi che la omaggiano nel migliore dei modi?
Dal momento che Lino Banfi è ambasciatore italiano presso l'Unesco, dire proprio di si, per cui VIIIIIIIIIIIIIA!

Partiamo dal presupposto che entrambi sono ottimi giochi, ma con delle magagne.
A tratti parecchio fastidiose.
Il Bastone della verità è stato, oltre che una graditissima sorpresa, anche un modo per avere a che fare con un umorismo tagliente e a cui difficilmente si è abituati.
Soprattutto fa ridere come il gioco di alcuni bambini nel cortile di casa coinvolga un'intera città e soprattutto assuma proporzioni assurdamente epiche che sfociano nel no-sense totale, complice anche l'ambientazione fantasy medievale.

Il gioco stesso più volte si prende la briga di ricordarci che stiamo per l'appunto GIOCANDO A UN GIOCO.
Ma i bambini si prendono a pizze in giro per la città, gli adulti stanno tranquillamente alla cosa e nessuno dice nulla.
Ok, dovrebbe essere molto "South Park", per l'appunto, ma fa ridere lo stesso.

Forse lo stesso sistema di combattimento che causa i problemi maggiori, insieme al grosso elefante nella stanza di cui ci si accorge dopo poco.
E partirò proprio da quest'ultimo.
Posso capire che mi spacci un titolo per "simil GDR", con gli equip, l'esperienza e tutte quelle cose che hanno fatto diventare matti nerd come il sottoscritto.
Ma allora FAI un GDR invece di darmi l'impressione di controllare quelle che possono essere le statistiche del mio personaggio, che invece sono autogestite dal gioco man mano che si avanza nella storia.

Ricapitolando.
Expare serve unicamente a sbloccare migliorie per le mosse speciali.
Punti vita e attacco (difesa non credo, dato che dovrebbe essere gestita effettivamente dall'equip) sono invece decisi dalla stessa CPU dopo alcuni risvolti della trama.
E non mi va bene.
Primo, perchè gestendo anche quella dei nemici ogni scontro è proprio col coltello fra i denti. O Quasi.
Ed è la morte del GDR per come lo può conoscere chiunque, perché se sconfiggere nemici non serve a una sega cosa lo faccio a fare se nemmeno ho il miraggio di poterli affrontare con semplicità?
Secondo, proprio per il fatto che alcune cose sembrano pensate male, come appunto le statistiche relative ai nemici e alla loro progressione.
I danni a tratti sembrano calcolati secondo una logica assurda, più volte ci si ritrova ad affrontare più persone (o cose, o alieni, o animali) da soli perdendo ogni tipo di possibile vantaggio e rimanendo alla mercé di chiunque, le alterazioni di stato sono una piaga allucinante che forse causa molti più danni rispetto agli attacchi normali.
Ok, a difesa dei duelli si deve dire che il combat system permette di curarsi e poi di fare un'altra azione offensiva. Ma è comunque una piaga allucinante.

Ma il gioco prosegue bene e rimane ottimo. In fondo per quanto centrale è innegabile che l'esperienza non venga rovinata da questa cosa, per quanto fastidiosa.
E non posso non ammettere che ho perso ore a fare su amici su facebook e a completare sub quest varie.
La trama è veramente allucinante e regala momenti altissimi.

***

E passiamo al secondo capitolo.
Forti del predecessore c'è da dire che hanno capito PIU' O MENO dove stavano le magagne principali e hanno cercato di aggiustarle, in parte riuscendoci.
Quasi nulla da dire sulla trama, ma questo punto slitta più avanti.

Ora i combattimenti sono su una griglia, che può presentare ostacoli e che si basa su una una serie di quadrati che fungono da "raggio d'azione", variabile a seconda di un sacco di cose.
Quindi niente più scudi umani come nel primo, niente più schieramenti che si fanno sparare addosso. La griglia permette di poter effettivamente controllare il campo di battaglia, gestendolo al meglio, anche grazie ai poteri e i protagonisti.
Anche qui qualche problema parrebbe però esserci, specialmente nelle fasi più avanzate della storia.

Invece che con l'equip, adesso la potenza del protagonista viene calcolata tramite Manufatti. Che sono semplicemente un altro equip, però da poter assegnare molte più volte rispetto a ciò che si era visto nel primo capitolo.
Ogni Manufatto aumenta le statistiche, e se si livella senza nemmeno troppa foga a metà gioco si possono effettivamente affrontare scontri facili, o parecchio abbordabili.

Cosa che viene completamente cancellata nella fase finale.
Scontri pesanti, alterazioni di status praticamente onnipresenti, boss pensati male con troppi punti vita.
L'end game è una serie di scontri che pare infinita condita da gente che ci rifila calci nei coglioni a nastro, senza nemmeno la possibilità di alleggerire tutto questo.
Il boss finale stesso ho dovuto affrontarlo quattro volte prima di sconfiggerlo, dato che oltre a stat allucinanti e attacchi ad area che facevano un male del Dio portava con se alleati che sparavano attacchi ad area con stat allucinanti.
E che quindi facevano un male dei Dio.
(Anche se, per amor di verità, un tentativo l'ho sfanculato io stesso per aver cercato una vittoria totale invece di una vittoria e basta. Mi sarei effettivamente mangiato i coglioni).

Ed è un peccato perché con un pelo in più di attenzione si starebbe parlando di un vero e proprio piccolo capolavoro. Non un tripla A, non qualcosa che resterà scolpito nella storia di questa generazione, ma di certo un qualcosa che non solo gli appassionati, ma anche chi di questo cartone non conosce niente dovrebbe dare una possibilità.

Inveci ci si ritrova fra le mani "solo" (dato che sembra quasi brutto scriverlo) un ottimo titolo, un po troppo allungato nell'end game.

A sto giro si avrà a che fare con Instagram e l'ambientazione sarà incentrata sul mondo dei supereroi, su cui apro una parentesi.
Il mondo dei Super viene affrontato con la solita ironia, con la solita presa per i fondelli verso alcuni cliché abusati e stra abusati, ma è innegabile che vi è anche molta cura nel rappresentare questo mondo che perlomeno al cinema sta facendo man bassa da anni.
Tolte le battute i mondi Marvel e DC vengono sempre rispettati per quello che hanno fatto, ossia creare personaggi con evidenti limiti a livello di scrittura, ma capaci di far sognare delle generazioni.
Ed è bello che qualcosa di cosi dissacrante come South Park non sia scaduto nella perculata totale, molto più facile.

E nient, questo è.

Prendere il platino nel secondo è complicato, ma chi ha inventato la lista trofei del primo è proprio uno stronzo che ha la mamma puttana.

Bujakasha
 
Top
0 replies since 23/1/2019, 13:09   99 views
  Share